La presentazione del modello ISA 2023 non è obbligatoria per tutti. Ci sono alcuni contribuenti che possono evitarla.
Insieme alla dichiarazione dei redditi, il modello ISA è l’altro grande indicatore fiscale a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. La maggior parte delle imprese, dei professionisti e degli autonomi devono presentarlo ogni anno, ma ci sono delle esenzioni.
Conosciuto semplicemente come modello ISA, l’Indice Sintetico di Affidabilità è un documento di controllo fiscale che deve essere inviato all’Agenzia delle Entrate ogni anno. Questo documento è stato pensato per agevolare i contribuenti a non nascondere basi imponibili e rendere chiara la propria posizione fiscale. Come dice in nome, l’ISA serve per misurare l’affidabilità fiscale dei singoli contribuenti che possono essere lavoratori autonomi, liberi professionisti o, molto più spesso, aziende. Il livello di affidabilità viene dato dall’Agenzia delle Entrate su una scala da 1 a 10. In questo modo si cerca di migliorare il tasso di trasparenza fiscale nel nostro Paese.
Secondo quanto riportato dalle parole degli esponenti dell’Agenzia delle Entrate il modello ISA è fatto col fine di migliorare il rapporto tra contribuente e Fisco. Il giudizio dell’affidabilità fiscale del contribuente viene dato seguendo un calcolo basato su diversi dati fiscali raccolti dall’Agenzia delle Entrate sul contribuente e servono ad identificare i profili maggiormente a rischio di evasione. Questi indicatori si applicano a molti tipi di contribuenti, a cominciare dalle imprese, ma anche lavoratori autonomi. In generale sono tenuti a presentare il modello ISA tutti i contribuenti che svolgono una attività prevalente.
Chi deve consegnare ogni anno il modello ISA
Con attività prevalente si fa riferimento ad un’attività per la quale, nel corso del periodo d’imposta, viene maturato il volume maggiore di ricavi o compensi. Considerando che l’ISA si applica solo su alcune attività tra le tante che un professionista o un’impresa può fare è bene prendere nota attentamente di quali attività richiedono il modello ISA e sommare i ricavi o i compensi di tutte queste che rientrano all’interno del campo applicazioni del medesimo ISA.
Le forme di ISA da applicare per le proprie attività devono essere prese accuratamente perché esistono diversi indici a seconda del tipo di attività che si sta facendo. Per risolvere il problema, il consiglio è di andare a controllare sulla piattaforma online dell’Agenzia delle Entrate, dove i vari modelli ISA sono spiegati nel dettaglio.
Chi sono gli esclusi dalla presentazione dell’ISA
Innanzi tutto sono esenti dalla presentazione del modello ISA quei professionisti e lavoratori che hanno cominciato la loro attività nello stesso anno d’imposta. Nel caso di una partita IVA si fa riferimento all’anno di apertura. Similmente un lavoratore autonomo a partita IVA è esente dalla presentazione dell’ISA in caso di cessata attività.
Un altro caso in cui si è esonerati è che l’attività praticata sia classificata come “non normale”. Si tratta di periodi di attività delle imprese quali la liquidazione o nei periodi precedenti all’apertura dell’attività. All’interno di questa categoria rientrano anche i periodi di chiusura per ristrutturazione degli immobili. Nel caso di esonero dal modello ISA il lavoratore è tenuto a compilare il modello Redditi SC, quadro RF, rigo RF1.