In arrivo la tassa per l’auto elettrica. Gli automobilisti che hanno optato per la svolta green non credono a quello che sta per accadere.
Prima la spinta all’acquisto di un’auto con motore elettrico poi la batosta. Una tassa sulla proprietà dei veicoli green. Negli ultimi anni si assiste ad una continua spinta di direzione green sia con riferimento alle abitazioni che ai veicoli. Abbiamo maltrattato il pianeta ed esagerato con i consumi di luce e gas. Ora stiamo pagando il conto dei nostri errori e se vogliamo che la Terra continui ad ospitarci dobbiamo porre rimedio agli sbagli commessi. Ma la svolta green ha un costo e anche alquanto oneroso.
Le polemiche sono scattate immediatamente sul fronte immobili dopo che l’UE ha parlato di obbligo per tutti di rendere energeticamente efficienti le case entro il 2030. E ora, spostandoci sul fronte auto, non solo scattano i divieti di circolazione per le auto più inquinanti costringendo molte persone ad un acquisto non previsto, ma spunta l’idea di una tassa per chi la svolta green l’ha messa in atto pagando anche molti soldi. I veicoli elettrici, infatti, non sono affatto economici. Richiedono una spesa superiore ai 20 mila euro.
Tassa sull’auto elettrica, arriverà davvero? Il punto della situazione
Le auto elettriche hanno zero emissioni di CO2, riducono l’inquinamento ambientale e chiedono meno spese nel lungo termine. Ecco da cosa nasce la spinta all’acquisto da parte del Governo. Ma poi spunta una possibile tassa per i veicoli con motore elettrico, qual è il senso di questa decisione?
La tassa prevede il pagamento di sei centesimi per chilometro più IVA qualora si percorressero autostrade con un’auto elettrica. Il Governo ha pensato di introdurre tale onere come sostitutivo della tassa sulla benzina. Quest’ultima diminuirà nel tempo dato che l’esecutivo ha imposto il divieto di guidare e vendere veicoli alimentati a benzina o diesel dal 2030 in poi.
Una ragione, dunque, c’è ma lascia comunque interdetti e arrabbiati gli automobilisti che hanno comprato un’auto elettrica. Non si sentono ripagati per la svolta green intrapresa ma presi in giro da chi ha incoraggiato l’acquisto di un veicolo con motore elettrico per poi tassarlo.
Una tassa che venuta fuori dal nulla rischia di ridurre notevolmente il numero di auto elettriche vendute. Già il prezzo è alto di partenza, se poi si aggiunge una tassa da pagare quando si va in autostrada allora le persone sono disincentivate all’acquisto.
Non sono mancate le proposte di affrontare il calo del tasso della benzina con una tassa aggiuntiva non per chi ha intrapreso la svolta green ma per chi ha auto inquinanti a benzina e diesel. Significherebbe, però, penalizzare chi non può permettersi di uscire grosse somme di denaro per un’auto nuova e neanche questo sarebbe giusto. Insomma, l’ambiente va tutelato ma i cittadini vanno messi nella condizione di poter dare una mano.