Esistono alcuni modi per non pagare più l’agenzia immobiliare in caso di intermediazione per l’acquisto di un immobile.
Proprio così, in alcuni casi gli agenti non hanno diritto alla provvigione da loro richiesta! Le agenzie immobiliari, in tutto il mondo, organizzano vendite, acquisti e affitti di immobili o altri edifici, e in cambio della loro intermediazione ottengono una commissione.
La percentuale relativa alle commissioni sulla vendita immobiliare varia da zona a zona. Di solito può oscillare tra il 3% e il 4% + IVA, anche se, nelle grandi città o in zone particolarmente richieste, la percentuale può tranquillamente superare il 5%. Quando si tratta di affitti, invece, l’importo dovuto come provvigione può variare tra quello pari a una mensilità e quello pari al 10% del canone annuo. Ma ci sono anche picchi del 15% o, addirittura, del 18%, come succede in alcuni quartieri di Milano o di Roma.
Di solito non si scappa: l’agenzia immobiliare, quando coinvolta in un affare di compravendita, riesce sempre a ottenere la percentuale pattuita. Ma ci sono dei casi in cui questi costi possono essere evitati. Il caso specifico riguarda alla fattispecie in cui l’agenzia immobiliare agisca con scarsa correttezza nei confronti di chi compra.
Come anticipato, di norma l’agenzia immobiliare ha diritto a percepire una provvigione. E capita il più delle volte che l’entrata degli agenti sia divisa tra venditore e acquirente, qualora la compravendita si concluda in modo positivo. Ci sono però situazioni in cui l’acquirente può essere esentato dal versamento. Cioè in cui può anche evitare di pagare la provvigione al mediatore.
Non pagare l’agenzia immobiliare dopo l’acquisto di una casa: ecco quando è possibile
La Corte di Cassazione si è recentemente espressa in merito. E di fatto ha confermato che l’agenzia immobiliare non ha diritto alla provvigione se non ha comunicato all’acquirente l’esistenza di alcune irregolarità urbanistiche o di natura edilizia. L’ordinanza in questione è la n° 11371/23 della Cassazione.
Tale sentenza specifica che la provvigione per la vendita di un immobile non spetta al mediatore che ha taciuto per interesse o lassismo l’esistenza di un abuso edilizio o urbanistico o di qualche irregolarità. Secondo quanto stabilito dal Codice Civile, il mediatore immobiliare è tenuto a garantire sempre correttezza e buona fede. Quindi dovrebbe in ogni caso preoccuparsi di comunicare pure circostanze che possano compromettere l’esito positivo della compravendita.
Se quindi l’agenzia immobiliare non avverte il compratore di una determinata condizione compromettente che può riguardare l’immobile (per esempio se l’immobile presenta un locale abusivo, se sussiste l’impossibilità di poter portare avanti dei lavori di ammodernamento o lo stato compromesso degli impianti), l’acquirente può negargli il dovuto, cioè le provvigioni.