Pensionati e lavoratori sono in attesa del pagamento della quattordicesima mensilità a luglio, ma per molti arriverà una brutta sorpresa.
A fronte degli interventi del Governo, non tutti godranno di un’estate più serena. Con la quattordicesima 2023 c’è chi guadagnerà un po’ più del previsto e chi invece rimarrà a bocca asciutta; si parla già di una brutta sorpresa per una categoria particolare.
La mensilità aggiuntiva in arrivo a luglio è già stata ordinata e organizzata. L’INPS, per esempio, ha già illustrato nello specifico l’articolazione delle fasce di reddito dei pensionati che riceveranno a breve la somma aggiuntiva alla pensione.
Per i pensionati, quest’anno il beneficio arriverà entro un limite di reddito definito, sino a 15.000 €. Nello specifico, quest’anno la quattordicesima mensilità, erogata a luglio, spetta sulle pensioni sino a circa 1.130 euro lordi al mese. Lo ha rivelato l’INPS con il messaggio 2178/2023, illustrando tutte le nuove fasce reddituali annuali.
E per i lavoratori? In molti potranno godere di qualche soldino in più del previsto, grazie alla quattordicesima, ma per tanti altri, quest’estate, sarà introdotta da una brutta sorpresa. Va ricordato che proprio a luglio dovrebbe scattare l’aumento degli stipendi voluto dal Governo.
Quattordicesima, la brutta sorpresa a luglio per alcuni lavoratori
La quattordicesima, che è un importo retributivo previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro CCNL per i propri lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, dipende sempre dai settori di lavoro. Ciò significa che non tutti possono godere di questo “regalo”. Generalmente pari ad una mensilità percepita e per cui sono previste regole specifiche. Quest’anno per molti la quattordicesima potrebbe essere diversa.
A parte ciò, ci sarà di sicuro chi perderà qualcosa con la quattordicesima quest’estate, nonostante aumento stipendi a luglio e anche chi non la riceverà per niente. Gli aumenti in questione riguardano il fatto che molti stipendi, a luglio, saranno più alti per i lavoratori con redditi entro i 35.000 euro, per effetto del ricalcolo dell’ulteriore taglio del cuneo fiscale deciso con il nuovo Decreto Lavoro approvato ufficialmente il primo maggio scorso.
Il Governo ha deciso di aumentare di ulteriori quattro punti percentuali il taglio del cuneo fiscale già in vigore portandolo così al 7% per chi ha reddito fino a 25.000 euro annui. E cioè per tutti gli stipendi lordi fino a 1.963 euro al mese. L’aumento arriva al 6% per chi ha redditi tra 25.000 e 35.000 euro annui, cioè stipendi lordi fino a 2.692 euro al mese.
Ma molti lavoratori dipendenti che già non percepiscono la quattordicesima, perché non ne hanno diritto in base ai loro contratti nazionali di lavoro CCNL, non avranno neanche l’aumento. E poi resteranno a secco anche tutti coloro che percepiscono stipendi superiori ai 35.000 euro.
