Il 2023 porta un nuovo bonus per la casa che molti non conoscono: ecco tutte le informazioni in merito, non perdete l’occasione.
Per il 2023 il governo ha prorogato alcuni bonus casa da utilizzare per la riqualificazione edilizia e l’adeguamento energetico. Si tratta di detrazioni fiscali per aiutare i cittadini e le aziende in difficoltà a sostenere le spese necessarie per i lavori finalizzati al risparmio energetico.
All’interno del bonus casa, che comprende diversi bonus e agevolazioni, troviamo l’Ecobonus, ovvero la detrazione al 65% per il risparmio energetico e la riqualificazione energetica di un immobile. Però, i lavori ammessi per ottenere l’incentivo devono riguardare questi quattro settori: miglioramento termico dell’immobile, installazione di pannelli solari, sostituzione di impianti di climatizzazione, lavori di domotica o building automation. Vediamo nello specifico quest’ultimo punto, di cosa si tratta e come si richiede il bonus.
Bonus casa domotica 2023: ecco di cosa si tratta e come ottenerlo
In pratica, il bonus casa domotica rientra nel pacchetto dei bonus per le ristrutturazioni edilizie. Nello specifico, è una detrazione fiscale sulle spese effettuate, a partire dal 1° gennaio 2022, per installare dispositivi utili a controllare e ridurre i consumi. La detrazione è del 65% per un limite pari a 15mila euro e sarà divisa in 10 rate di importo uguale.
Importante, è anche precisare che sarà possibile ottenere il bonus solo per le seguenti spese:
- fornitura e installazione di tutte le apparecchiature elettroniche, elettriche, murarie e la messa in funzione dei sistemi domotici;
- documentazione tecnica necessaria, direzione dei lavori e altre prestazioni professionali.
Invece, non sono comprese le spese per l’acquisto di apparecchiature che permettono di interagire da remoto con il sistema domotica, come telefoni, tablet, computer e dispositivi simili.
Possono accedere al bonus domotica 2023 un’ampia platea di beneficiari: persone fisiche, esercenti di arti e professioni, associazioni tra professionisti, enti pubblici e privati (purché non svolgano attività commerciali), titolari di reddito di impresa.
I documenti da inviare all’ENEA
Per ottenere il bonus il pagamento delle spese sostenute deve avvenire tramite bonifico bancario o postale. L’impresa deve rilasciare al beneficiario tutta la documentazione che certifichi l’intervento, tra questi:
- l’Attestato prestazione energetica (APE) che deve contenere tutte le informazioni sull’efficienza energetica della casa, redatto da un esperto;
- il certificato che dimostri che l’intervento è conforme ai requisiti richiesti: rilasciato da un professionista abilitato;
- la scheda informativa di tutti gli interventi realizzati e contenente l’informazione dell’immobile.
Poi, entro 90 giorni dalla fine dei lavori tutta la documentazione dovrà essere trasmessa per via telematica all’ENEA.