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Invalidità: che succede se le condizioni si aggravano | Attenzione all normativa 2023

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Floriana Vitiello

Che cosa bisogna fare in caso di aggravamento della condizione di invalidità? Attenzione alle novità introdotte nel 2023.

In base a quanto stabilito dalla legge italiana il soggetto che ha fatto domanda di invalidità, di fronte al diniego o al riconoscimento di una percentuale minore, ha la possibilità di presentare ricorso. Cosa bisogna fare in caso di aggravamento della condizione d’invalidità?

Invalidità: come impugnare la decisione
Aggravamento Invalidità – Ilovetrading.it

Il soggetto che presenta ricorso nei confronti della decisione assunta dalla commissione medica dell’ASL, in occasione della prima visita per il riconoscimento dell’invalidità, sta esercitando un suo diritto, riconosciuto dalla legge italiana.

Se la situazione di salute si aggrava proprio durante il ricorso per l’invalidità civile: cosa stabilisce la legge a tal proposito? È intervenuta la Corte di Cassazione a fugare ogni dubbio.

Invalidità: aggravamento della condizione durante il ricorso

In base a quanto stabilito di recente dalla Corte di Cassazione, tramite ordinanza, il soggetto che presenta ricorso contro il parere della commissione medica dell’ASL integrata da un medico dell’Inps, per la decisione assunta in occasione della prima visita, dovrà essere valutato non solo per la condizione di salute ma anche per gli aggravamenti sopraggiunti.

Invalidità: novità 2023
Come chiedere l’aggravamento – Ilovetrading.it

In sostanza, il codice di procedura civile impone la valutazione in giudizio di tutte le infermità sia di quelle preesistenti che di quelle sopravvenute.

Di conseguenza, in caso di aggravamento sopraggiunto durante le fasi del ricorso, il soggetto non dovrà interrompere il processo e presentare una nuova domanda di invalidità all’istituto previdenziale. La valutazione dell’aggravamento sarà fatto in occasione della visita di accertamento.

Ad ogni modo, il cittadino ha la possibilità di impugnare la decisione qualora nel certificato rilasciato dalla commissione medica non risultasse nulla in merito all’aggravamento. In tal caso, la disciplina prevede che il soggetto invii una nuova domanda per l’invalidità civile.

Ricorso all’ INPS: ecco in quali casi

Il ricorso all’INPS, per impugnare la decisione presa dalla commissione medica, può essere fatto in presenza di specifiche condizioni:

  • al soggetto è stata riconosciuta una percentuale minore al 75%, che impedisce l’accesso alle prestazioni economiche;
  • durante la revisione dell’invalidità al soggetto viene riconosciuta la percentuale minore rispetto a quella precedente, causando la perdita della prestazione economica;
  • la commissione non ha riconosciuto oppure ha tolto l’accompagnamento, pur accertando una condizione di non autosufficienza;
  • al soggetto non è stata riconosciuta la condizione di handicap e di conseguenza, non potendo accedere alle agevolazioni fiscali e lavorative previste dalla legge 104.

La presentazione del ricorso per il mancato riconoscimento dell’aggravamento della propria condizione di salute, avvenuta durante il procedimento, può avvenire tramite ricorso amministrativo o giudiziario.

Il ricorso amministrativo è limitato alla revoca o al rigetto della prestazione economica. Il ricorso giudiziario, invece, è ammesso nel caso di diniego della commissione medica per l’accertamento dell’invalidità civile e deve avvenire entro sei mesi dall’emissione del provvedimento di diniego.

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