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IMU, caos sugli aumenti fantasma, ma se sbagli rischi la sanzione | Ultimi chiarimenti

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Daniele Orlandi

Con l’acconto dell’Imu in scadenza in tanti vogliono capire dove e in quali casi sia previsto un aumento e se riguardi case o terreni. Ecco perché non è così facile capirlo

Ci troviamo in un periodo dedicato al pagamento di alcune tra le principali imposte che annualmente è obbligo versare ovvero Imu e Tari. Nella fattispecie, per quanto riguarda l’Imposta municipale unica, il versamento del mese di giugno riguarda l’acconto e sarà poi previsto, a dicembre, il pagamento del saldo. L’aliquota non è uguale per tutti poiché definita da ogni singolo Comune che ha la libertà di decidere, entro i limiti di legge, di quanto alzarla o abbassarla o ancora se mantenerla identica a quella dell’anno precedente.

Aumenti fantasma imu, come scoprirli
Come capire se l’Imu ha registrato aumenti per il 2023 (ilovetrading.it)

L’Imu deve essere versato su tutti gli immobili fatta eccezione delle prime case e pertinenze relative (ad eccezione delle abitazioni considerate di lusso e di pregio), pertanto riguarda immobili adibiti a seconde case, fabbricati e terreni (con diverse casistiche per quanto riguarda le esenzioni totali o le riduzioni di costo). Le rate da rispettare per non incorrere in sanzioni sono il 16 giugno per l’acconto ed il 16 dicembre per il saldo.

Imu, attenzione agli aumenti ‘fantasma’. Come capire se sono saliti i costi

La domanda che in molti si pongono è se l’imposta relativa al proprio Comune abbia subito aumenti o meno per quanto riguarda l’anno 2023. A quanto pare infatti gli incrementi potrebbero interessare, quest’anno, numerose località ma si tratta di “aumenti invisibili” almeno per ora, in quanto non si vedranno subito e vi spieghiamo il motivo.

Imu acconto a giugno e saldo a dicembre 2023
Attenzione al possibile ricalcolo Imu per il saldo di dicembre (ilovetrading.it)

Tramite Decreto del Mef è stato stabilito, all’interno della Manovra Finanziaria 2023 ed in merito ai poteri dei Comuni dell’Imu, che le amministrazioni locali abbiano la possibilità di modificare o integrare quanto deciso per le aliquote. Se però non è presente una delibera (approvata e pubblicata) entro il 28 ottobre, andranno ad essere applicate le aliquote base dell’Imu. In precedenza venivano applicate quelle dell’anno precedente mentre ora la situazione è mutata in tal senso.

Aumenti Imu, quando ce ne accorgeremo

Per i Comuni il tempo massimo per trasmettere le aliquote al Mef così da consentirne la pubblicazione entro il 28 ottobre, è fino al 14 ottobre. L’invio deve inoltre essere fatto in via telematica. Va da sé che trattandosi di scadenze successive a quella dell’acconto, il ricalcolo Imu nel caso di nuove aliquote potrebbe avvenire nel mese di dicembre.

Ne deriverà, in diversi casi, la possibilità di aumenti che andranno ad interessare anche la componente dell’acconto. È bene dunque informarsi per capire se il proprio Comune abbia o meno deliberato le aliquote Imu 2023 così da stabilire indicativamente quando si dovrà andare a versare e valutare, in caso di aumenti, a quanto ammontino.

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