Affittare case o stanze può essere un modo per incrementare il proprio reddito. Però, attenzione a cosa prevede la normativa.
La crisi economica e l’aumento dei prezzi a causa dell’inflazione ha aumentato il costo della vita mettendo a dura prova gli italiani. Chi ha soldi depositati in banca o alle poste è consapevole che i risparmi perdono valore giorno dopo giorno.
Quindi, sono molti gli italiani che cercano di guadagnare qualcosa investendo in titoli di Stato e Buoni fruttiferi postali. Oppure, decidono di mettere in affitto case di proprietà oppure una stanza del proprio appartamento. Tutto per poter incrementare il reddito e arrivare a fine mese.
Bisogna però fare attenzione ai requisiti previsti dalla normativa; soprattutto alle dimensioni minime (superficie e altezza) di case o delle singole stanze che saranno affittate.
Cosa prevede la normativa sulle dimensioni minime di case e stanze in affitto
È il decreto ministeriale della Sanità del 5 luglio 1975 a stabilire quali sono i requisiti di altezza e superficie da rispettare per garantire un buon livello di salute degli abitanti di una casa.
Nello specifico l’altezza non può essere inferiore ai 2,40 metri per bagni, corridoi, disimpegni e ripostigli e ai 2,70 metri per gli altri locali della casa, come le camere da letto, il salotto e la cucina. Ci sono però delle eccezioni: nelle comunità montane l’altezza minima delle stanze della casa può arrivare fino a 2,55 metri oppure gli immobili con particolare valore artistico o ambientale.
Riguardo invece alla superficie le dimensioni dipendono da quante persone vivono nella casa o nella stanza e conoscere questo parametro è utile anche per capire a quanti inquilini può essere affittato. Scopriamo a cosa si deve fare attenzione se si affitta una casa o una stanza.
In pratica, la casa da affittare deve avere una superficie di almeno 14 metri quadri per i primi quattro inquilini e 10 metri quadri per i successivi. La camera singola (letto singolo) deve avere una superficie minima di 9 metri quadri. Invece, la camera matrimoniale (con due letti singoli o letto matrimoniale) deve avere una superficie è di minimo 14 metri quadri. Infine, la cucina deve essere di minimo 4 metri quadri.
Anche i monolocali devono rispettare dei requisiti: avere una superficie minima di 27 metri quadri (servizi compresi), se vi abiterà una sola persona oppure di 38 metri quadri (servizi compresi), se ad abitare saranno due persone.
Inoltre, è importante la presenza di almeno una finestra nella camera da letto, in cucina e nel soggiorno; mentre nel bagno si potrà optare per un sistema di ricircolo dell’aria. Riguarda al bagno, la superficie minima è di 3 metri quadri, ma se è presente un secondo bagno più essere anche più piccolo.