Ci sono nuove agevolazioni per la prima casa con modifiche ai requisiti di residenza. Un vero e proprio bonus acquisto per l’immobile principale.
Le novità sono arrivare il 14 giugno. Come anticipato, le agevolazioni in questione sono relative alla prima casa, ma con particolare flessibilità rispetto alla residenza iniziale e finale. Com’è possibile? Di norma, la prima casa è proprio quella in cui si ha la residenza stabile. Ma con il decreto legge n° 69/2023 vengono introdotte delle importanti novità sull’agevolazione prima casa per alcuni soggetti.
Si tratta dei cittadini italiani che si trasferiscono all’estero. Cambiano di fatto le cosiddette condizioni di spettanza fuori dall’Italia. Detta in parole povere, dal 14 giugno, cambieranno molte cose per chi vive all’estero e vuol comprare casa in Italia.
Le agevolazioni sulla prima casa sono rivolte a coloro che hanno vissuto per almeno cinque anni in Italia e si trasferiscono all’estero per ragioni di lavoro. Acquistando una casa nel territorio italiano, questi soggetti possono ora fruire di alcune importanti agevolazioni fiscali.
Il documento rilevante è quello pubblicato in GU n° 136 del 13 giugno: il decreto legge n° 69 con disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione Europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.
In particolare, all’art. 2 si prevede che ci siano degli aiuti per il soggetto trasferitosi all’estero per ragioni di lavoro che voglia comprare casa in Italia. E tale novità sostituisce la vecchia disposizione secondo cui l’agevolazione era prevista solo per l’acquirente trasferitosi all’estero (e che avesse abitato in Italia per almeno cinque anni) che intendeva comperare la prima casa nel Comune di nascita o in quello in cui aveva la residenza o in cui svolgeva la propria attività prima del trasferimento.
Agevolazioni acquisto prima casa: novità importanti riguardo alla residenza
In sintesi, cosa cambia? Le modifiche interessano soprattutto le condizioni richieste per l’accesso al beneficio. Muta il dato riguardo la permanenza in Italia per almeno cinque anni e cambia anche la collocazione dell’immobile, che prima doveva essere per forza legata al Comune di origine del soggetto (o quello in cui svolgeva la sua attività).
Il DL 69/2023 dovrà essere convertito in legge entro sessanta giorni, ovvero entro il 12 agosto 2023. E così, l’agevolazione consentirà a certe condizioni l’atto di acquisto dell’abitazione per i residenti all’estero. Le agevolazioni riguardano l’imposta di registro del 2% e le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di cinquanta euro ciascuna. Oppure l’IVA al 4% e le imposte di registro, ipotecaria e catastale fisse nella misura di duecento euro ciascuna.
Ricapitolando: per fruire dell’agevolazione l’acquirente dell’immobile deve rispettare requisiti di residenza specifici e non deve essere in possesso di altri immobili nel Comune di nascita e non deve contemporaneamente fruire della agevolazione su altri immobili. In più, l’immobile non deve appartenere alle categorie catastali A/1, A/8 o A/9.