Sapendo cosa fare è possibile richiedere all’INPS fino a 3.000 euro che ci spettano di diritto. Gli arretrati che non sapevi di avere.
In alcuni casi la mancata corrispondenza di una somma di denaro che ci spetta di diritto non è dettata dalla malafede, ma dall’ignoranza. Ci sono molti benefici a cui hanno diritto gli italiani che non richiedono semplicemente perché non hanno idea che esistano.
Questo è il caso di alcuni arretrati INPS che possono essere richiesti qualora si disponga dei requisiti necessari. Questo è il caso della pensione di reversibilità, detta anche pensione ai superstiti o pensione indiretta. Si tratta di un tipo di prestazione pensionistica riconosciuta dall’INPS ai parenti rimasti superstiti dopo la scomparsa di una persona che percepiva una pensione INPS. La pensione di reversibilità viene erogata a sostituzione della pensione percepita dal nucleo familiare fino a quel momento, dato che in molti casi si tratta di una entrate imprescindibile per il nucleo familiare tutto, senza la quale il tenore di vita dell’intera famiglia si abbasserebbe irrimediabilmente.
Questo trattamento consiste in una quota percentuale della pensione già liquidata o che sarebbe spettata all’assicurato deceduto. Se il coniuge della persona deceduta è solo il trattamento previsto è pari al 60% della pensione originale, se il coniuge ha un figlio a carico il trattamento è pari all’80%, mentre se ha 2 o più figli ha carico il trattamento è pari al 100% della pensione mancante. Il legislatore ha previsto anche un secondo aiuto chiamato assegno alla vedovanza, che c’è se il vedovo o la vedova che riceve la pensione di reversibilità è anche invalido civile al 100% e ha riconosciuta l’inabilità al lavoro o è titolare di indennità di accompagnamento.
La prestazione che nessuno si ricorda di chiedere, cos’è l’assegno di vedovanza?
L’assegno di vedovanza è una prestazione che sono in pochi a conoscere. L’assegno di questa prestazione viene erogato a chi ha un reddito non superiore a 31.286,62 euro e il suo importo mensile varia a seconda del reddito ISEE di chi lo percepisce.
In particolare:
- 52,91 euro al mese per chi ha un reddito fino a 27.889,67 euro;
- 19,59 euro al mese per chi ha un reddito fino a 31.296,62 euro.
Pur essendo correlato alla pensione di reversibilità, l’assegno di vedovanza non è dovuto e deve essere richiesto da chi ha i requisiti necessari per riceverlo.
La domanda per l’assegno di vedovanza può essere fatta assieme a quella per la pensione di reversibilità, mentre qualora sia richiesto in un momento successivo è necessario presentare una domanda di ricostituzione. Questa serve per calcolare l’importo effettivo spettante della pensione di reversibilità.
Gli arretrati dell’assegno di vedovanza
Nel caso in cui l’assegno di vedovanza sia richiesto successivamente alla domanda per la pensione si reversibilità l’INPS deve riconoscere anche gli arretrati delle mensilità della prestazione che non sono state percepite.
Nel caso di una pensione di reversibilità che dura da molto tempo si possono avere le mensilità dell’assegno di vedovanza arretrati, tredicesima e quattordicesima incluse, fino a 5 anni. Per gli assegni più alti questo si traduce in un assegno iniziale, erogato come conguaglio, di circa 3.000 euro.