Hai fatto ricorso per la richiesta dell’invalidità ma durante l’iter hai avuto un aggravamento: ecco quello che devi fare per integrare.
Nel nostro sistema sociale c’è la possibilità di richiedere un riconoscimento di invalidità che, se accertato, darà la possibilità di varie agevolazione ed un assegno detto di accompagnamento: se hai un problema di questo tipo hai bisogno di qualcuno che ti aiuti nella quotidianità.
La percentuale d’invalidità per ottenere i benefici deve essere superiore al 75%. Si invia una domanda agli enti preposti allegando certificato medico ed esami di diagnostica che attestino l’incapacità di badare a se stessi da soli o anche la difficoltà di gestire la propria malattia.
Dopo aver inoltrato la richiesta all’INPS del riconoscimento dell’invalidità, dobbiamo aspettare solitamente qualche mese per avere una risposta; se la risposta non è soddisfacente, perché pensiamo ci spetti una maggiore percentuale di invalidità, possiamo fare ricorso agli organi competenti. A questo punto l’iter si allunga e bisogna sapere cosa fare se durante il processo si verifica un aggravamento del nostro stato di salute.
Se abbiamo fatto ricorso per l’invalidità ma durante il processo si verifica un aggravamento, qual è l’iter da seguire per integrare?
Come abbiamo detto, possiamo fare ricorso quando la commissione medica, che ha valutato il nostro handicap, ha dato una percentuale d’invalidità minore di quella che avevamo prevista. Se durante il processo le nostre condizioni di salute subiscono un aggravamento come possiamo fare per inserire una integrazione? Dobbiamo fare una nuova domanda con nuovi certificati medici? È stato sancito dalla legge che l’aggravamento eventuale si può rilevare sia dopo la presentazione del ricorso, sia durante il processo.
Un’ordinanza della Corte di Cassazione ha sancito che si possono integrare tutte gli aggravamenti, anche quelli sopravvenuti durante il processo di ricorso. Quindi, se si verifica un aggravamento delle nostre condizioni di salute dopo aver presentato il ricorso, non dobbiamo rifare tutto l’iter amministrativo e inoltrare una nuova domanda ma deve essere valutato in sede giudiziaria, durante il processo.
Fino a che il giudice non ha espresso la sentenza si può e si deve rilevare l’aggravamento tramite l’opportuna certificazione medica. È importante sapere che, se durante il processo la certificazione medica presentata per l’aggravamento non viene presa in considerazione, la sentenza si può impugnare; bisogna però presentare una nuova domanda.