L’Unione europea spinge sull’acceleratore della rivoluzione Green. Ora anche molti elettrodomestici saranno vietati.
La rivoluzione Green rischia di travolgere milioni di famiglie che dovranno fare i conti con spese insostenibili per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Ma l’Europa non si ferma e ora mette al bando tutta una serie di elettrodomestici.
Che il Pianeta non ne possa più dei nostri atteggiamenti poco virtuosi e poco responsabili è un dato di fatto. Utilizzare l’auto per fare 500 metri, mangiare ogni giorno carne proveniente da allevamenti intensivi, utilizzare plastica per ogni cosa e non fare nemmeno la raccolta differenziata sono evidentemente comportamenti che ciascuno di noi dovrebbe evitare. Ma qui non si parla di piccole abitudini quotidiane che ognuno di noi può migliorare. La rivoluzione Green, come è stata progettata dall’Unione europea, rischia di mettere in ginocchio milioni di famiglie a causa dei costi che comporterà.
E, come non bastasse, l’Europa continua a spingere sull’acceleratore senza capire che ogni rivoluzione- per avere successo e non fare “più morti che sopravvissuti”- necessita di tempo. Già fare due salti energetici entro il 2033 comporterà costi enormi per ogni nucleo familiare. Ma se i tempi vengono ulteriormente ristretti va da sé che la rivoluzione Green, per un Paese in forte crisi economica come l’Italia, rischia di avere l’effetto di un uragano.
Rivoluzione Green: ecco a cosa dovremo dire addio
Roma non fu costruita in un giorno ma l’Unione europea ha imposto a tutti gli Stati membri una rivoluzione Green da attuarsi in tempi strettissimi. E ora si intende dare un ulteriore taglio per velocizzare il cambiamento. Non si parla più solo di ristrutturazione degli edifici e cambio delle caldaie: dovremo sostituire anche gli elettrodomestici che abbiamo in casa.
Stando alle direttive Ue:
- entro il 2030 tutti gli edifici residenziali di ogni Stato membro dovranno raggiungere almeno la classe energetica E;
- entro il 2033 tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica D;
- edifici a zero emissioni entro il 2050.
Va da sé che per l’Italia questo programma è, a dir poco, devastante. Nel nostro Paese, gran parte delle abitazioni, sono state costruite negli anni ’60 e sono classe G. Secondo le direttive europee, saranno esenti dall’obbligo di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica solo gli edifici storici o ritenuti di pregio, gli edifici di culto e le seconde case.
Ma la rivoluzione Green non si ferma qui: infatti a partire dal 2029 scompariranno del tutto le caldaie a gas. Inoltre chi dispone di una cucina a gas avrà l’obbligo di sostituire i fornelli con le piastre a induzione. L’Europa sta anche lavorando a nuove leggi che imporranno agli Stati membri ulteriori divieti e ulteriori obblighi. In particolare a breve saranno vietati alcuni tipi di condizionatori e i modelli di frigoriferi più vecchi che – secondo le stime degli esperti- consumerebbero molto di più. I divieti potrebbero scattare già nel 2026. Dunque prepariamoci a sborsare tanti ma proprio tanti soldi.
