Aumenti e ritardi nei pagamenti dell’Assegno Unico. L’INPS chiarisce cosa sta succedendo e cosa devono aspettarsi i percettori.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha ideato un nuovo servizio telematico, un pannello informativo che permetterà maggiore chiarezza riguardo l’Assegno Unico. L’Assegno Unico Universale è la misura dedicata alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni e disabili indipendentemente dall’età. Per essere considerati a carico occorrerà avere un reddito personale inferiore a 2.840,51 euro oppure 4 mila euro se under 24. Attivo da marzo 2022, l’Assegno Unico richiede la presentazione dell’ISEE per essere inseriti nella giusta fascia reddituale ed ottenere, così, la somma realmente spettante.
Gli importi nel 2023 sono aumentati grazie alla rivalutazione e sono fissati nel range 54/189 euro. Anche i limiti ISEE sono stati incrementati passando da 15 mila a 16.215 euro per la prima fascia e da 40 mila euro a 43.240 euro per l’ultima. Tante novità, dunque, nell’anno in corso che è possibile consultare adesso dal pannello informativo ideato dall’INPS per rendere più semplice ai cittadini il controllo di importi e ritardi dell’Assegno Unico Universale. Il nuovo servizio è disponibile online e vi si accede autenticandosi con le credenziali digitali al sito dell’ente della previdenza sociale.
Assegno Unico, tra aumenti e ritardi nasce un nuovo servizio
SPID, Carta di Identità Elettronica e Carta Nazionale dei Servizi sono i tre metodi ammessi per l’autenticazione sul portale dell’INPS. Effettuando il login ed entrando nella sezione MyINPS sarà possibile utilizzare il pannello informativo. Il servizio è attivo dal giorno 10 giugno e consente di controllare personalmente i ricalcoli dell’Assegno Unico nonché i conguagli applicati dall’INPS sulla misura.
Molti utenti hanno ricevuto durante il mese di maggio una comunicazione via email o sms da parte dell’ente della previdenza sociale che informava delle operazioni di ricalcolo. Ora è possibile verificare i cambiamenti in prima persona accedendo al nuovo servizio. Sono state coinvolte nel ricalcolo milioni di famiglie rientranti nelle nuove direttive contenute nella Legge di Bilancio 2023.
In questo modo molte famiglie sono rientrate in una fascia diversa rispetto quella in cui si trovavano prima del ricalcolo. Significa che le famiglie otterranno più soldi se, ad esempio, hanno un ISEE di 16 mila euro. Grazie alla rivalutazione rientrano ora nella fascia più bassa che prevede l’importo della misura più elevato.
Cambiamenti potranno essere riscontrati anche da altri nuclei ossia quelli con tre o due figli e quelli monogenitoriali. Sono previste maggiorazioni per le famiglie con tre figli di cui uno di età compresa tra uno e tre anni. Poi ci sono gli incrementi per i nuclei con un solo genitore e due figli a carico sopra i tre anni di cui uno affetto da disabilità e le maggiorazioni per le madri sotto i 21 anni. Insomma, il pannello informativo permetterà di visionare le novità e capire quale sarà l’importo erogato dall’INPS d’ora in poi.
