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Pensione, che cosa succede al tuo assegno se hai lavorato una vita part time

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Samanta Airoldi

La pensione per molti è ancora lontana. Ma cosa succede se una persona ha lavorato a tempo parziale tutta la vita? Vediamolo insieme.

Sono tanti i lavoratori e le lavoratrici che, per scelta o no, fanno il part time per tutta la vita. A conti fatti, a quanto ammonterà la loro pensione una volta raggiunta l’età necessaria per smettere di lavorare? In questo articolo vi spieghiamo tutto.

Pensione per chi lavora part time
Importo della pensione di chi lavora part time/ Ilovetrading.it

Il lavoro part – time permette di gestire anche la vita personale in modo diverso e sono tante le persone che, per un motivo o per un altro, scelgono di lavorare a tempo parziale (verticale o orizzontale). Questa opzione è utilizzata soprattutto dalle mamme che preferiscono dedicarsi di più ai bambini senza dover rinunciare alla propria professione.

In effetti permette di avere metà giornata o metà settimana (in caso di part time verticale) libera dall’attività lavorativa. Purtroppo, come da un lato è vantaggioso lavoro di meno, dall’altro può risultare fonte di preoccupazione in previsione della pensione futura.

L’età pensionabile in Italia segue ancora i parametri stabiliti un decennio fa dall’ex ministro Elsa Fornero. Pertanto, una persona può andare in pensione a 67 anni ma solo se ha maturati almeno 20 di contributi. Oppure, a prescindere dall’età anagrafica, un uomo potrà accedere alla pensione anticipata al raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di contributi; una donna al raggiungimento di 41 anni e 10 mesi. Cosa succede, però, se una persona, per tutta la carriera, ha lavorato parte time?

Pensione di chi lavora part time: ecco cosa succede

Oltre alla legge Fornero, il mondo delle pensioni è stato rivoluzionato – diversi anni prima – da un’altra riforma: la riforma Dini. Quest’ultima segnò il passaggio dal sistema di calcolo retributivo al sistema di calcolo contributivo. Mentre il sistema di calcolo retributivo si basava sugli ultimi stipendi percepiti dal lavoratore per calcolare l’importo dell’assegno pensionistico, il sistema contributivo si basa unicamente sui contributi versati.

Importo pensione per i part time
Attualmente la pensione viene calcolata con il sistema contributivo/ Ilovetrading.it

Pertanto, se un soggetto che lavora part time per tutta la vita, rientra nel sistema di calcolo contributivo al 100%, il suo montante – e, dunque,  l’importo del suo assegno previdenziale – dipenderà unicamente dai versamenti effettuati mensilmente. L’anno sarà considerato utile per intero ai fini della maturazione del diritto alla pensione e l’importo della pensione dipenderà dall’entità dei contributi versati.

Qualora il lavoratore, negli anni immediatamente precedenti all’età pensionabile, decidesse di iniziare – o di ricominciare – a lavorare a tempo pieno, questo comporterebbe un assegno pensionistico più ricco in quanto i contributi versati mensilmente sarebbero più alti. Pertanto, detto in parole semplici, chi lavora part time per tutta la vita, rischia di ritrovarsi con una pensione decisamente bassa e insufficiente a fare fronte ai costi della vita che potrebbero aumentare progressivamente. È anche per questa ragione che sempre più giovani o anche persone di 40/50 anni scelgono la strada della pensione integrativa con le banche o con le compagnie assicurative.

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