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Isee e Bonus, sono partiti i controlli: nessuna paura se avete fatto tutto per bene

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Daniele Orlandi

È uno degli elementi più importanti in fase di elaborazione de modello Isee e della richiesta di bonus. Ecco il dato che se non corretto può portare a controlli severi.

Quando si decide di elaborare la dichiarazione Isee, oggi richiesta obbligatoriamente per accedere, ad esempio, a molteplici bonus ed agevolazioni, occorre prestare attenzione a numerosi dettagli. Uno di essi, in particolare, potrebbe, se mal riportato o falsificato, portare a conseguenze piuttosto severe. In caso di controlli sulla dichiarazione Isee con accertamento dell’errore, voluto o meno, ci si potrebbe infatti ritrovare a dover corrispondere una pesante sanzione vedendosi anche ritirare il bonus che si era riusciti ad ottenere.

isee, quando si rischiano controlli e multe
dichiarazione isee, il dato da non sbagliare per non rischiare sanzioni (ilovetrading.it)

Il dato in questione viene oggi controllato con maggior scrupolo dagli enti preposti in conseguenza della nuova legge sulla residenza entrata in vigore di recente. La residenza, lo ricordiamo, è il luogo che viene considerato dimora abituale. Avere una residenza anagrafica è un obbligo di legge perché ad essa è collegata l’iscrizione nel registro anagrafe del relativo Comune ed è possibile accedere ai servizi che un’area territoriale offre ad ogni cittadino.

Isee e bonus, attenzione al dato da non sbagliare per non rischiare controlli e multe

Ma indica anche a chi si è tenuti a versare le imposte annuali come Imu e Tari, consente di esercitare il diritto di voto e di ricevere la notifica di atti. Quando si presenta una dichiarazione Isee, per di più se finalizzata alla richiesta di un bonus in denaro o di specifiche detrazioni rivolte a redditi bassi, l’inserimento di una residenza veritiera è estremamente importante. Con sempre maggiore frequenza però è aumentato il numero di coloro che, per evitare il pagamento di alcune imposte o per ridurne l’importo e al contempo poter godere di bonus ed agevolazioni, utilizzano false residenze.

Residenza non veritiera, quali sono le conseguenze
Nuova legge contro le false residenze, cosa prevede (ilovetrading.it / Fonte Ansa)

Ebbene con la nuova legge, scaturita da una recente sentenza, il rischio di essere scoperti e sanzionati è drasticamente aumentato. Infatti è stato stabilito che ogni Comune ha la facoltà di effettuare, anche a sorpresa e senza l’obbligo di alcun preavviso, controlli mirati per verificare che la residenza indicata da ogni cittadino sia corretta. Allo stesso modo possono essere avviati, entro cinque anni dalla sua presentazione, controlli sulla dichiarazione Isee con decorrenza a partire dal 31 dicembre dall’anno nel quale è stata presentata.

E solo dopo questo lungo periodo verranno prescritti. La nuova legge (il cittadino ha la sola facoltà di segnalare in quali orari non è presente in casa) potrebbe anche portare alla cancellazione dall’anagrafe locale del cittadino: va anche a verificare l’effettiva composizione del nucleo familiare avente la residenza in una specifica dimora e la veridicità delle dichiarazioni Isee. Ricordiamo che parte dei dati inseriti nella Dichiarazione Unica Sostitutiva vengono autodichiarati dal cittadino stesso, da qui la necessità di una più scrupolosa verifica di tali informazioni.

Dati falsi, cosa si rischia

La sanzione alla quale si rischia di andare incontro è pari a tre volte l’agevolazione ottenuta con multe che possono andare dai 5164 ai 25.882 euro a seconda dei casi. Qualora ad esempio si esca da un nucleo familiare cambiando residenza, sarà fondamentale indicare tale variazione perché anche l’Isee verrà a cambiare. Al contrario stabilire in modo fittizio che la propria residenza sia quella dei genitori oppure sia in una seconda casa presentata come se fosse una prima abitazione esporrà, in caso di controlli e verifiche, a conseguenze potenzialmente amare.

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