Quella del 2023 rischia di essere ricordata come l’estate con i rincari maggiori nella storia: ecco i luoghi più cari.
Quest’anno fare le nostre sacrosante e meritate vacanze sarà ancora più difficile. Sicuramente molto più costoso. I rincari, infatti, interesseranno praticamente ogni settore, ma ci sono alcuni posti che sono ancor più problematici da questo punto di vista.
Del resto, la situazione economica è quella che è e abbiamo imparato a conoscerla, sulla nostra pelle, nel difficile inverno che abbiamo superato. Rincari sul luce e gas che hanno gonfiato esponenzialmente le nostre bollette. Ma anche aumenti incredibili per ciò che concerne il costo del carburante, con i prezzi di diesel e benzina che hanno reso la vita assai difficile a chi usa un mezzo per lavoro. Per non parlare, poi, dell’aumento del costo delle materie prime che ha reso per molti fare la spesa un incubo.
Speravamo in un’estate diversa. Ma, con la bella stagione che ancora non è nemmeno sbocciata completamente, sappiamo già che sarà un’estate di grandi rincari. Lo è, per esempio, nei lidi balneari, dove il costo di lettini è ombrelloni in alcuni casi sale del 50% o giù di lì, ma lo è anche, per esempio, per il costo dei gelati, tanto amati in estate, ma, da quest’anno, anche tanto cari, dato che si registrano aumenti del 35% circa.
I luoghi dove si rischia di pagare tantissimo la nostra vacanza
Avendo fatto delle stime davvero preoccupanti, le associazioni che tutelano i consumatori hanno già fatto scattare l’allarme, segnalando come, oltre ai lidi e ai gelati, anche gli hotel e i traghetti subiranno rincari esagerati.
Insomma, l’estate 2023 rischia di essere ricordata come quella dei rincari più grandi che si siano mai visti. Per il Codacons, per esempio, una postazione sotto al sole con lettino, ombrellone, tavolino e sdraio arriva a superare i 1.000 euro al giorno ad agosto. Assoutenti, invece, denuncia la cifra record di 20mila euro a settimana per la ricettività in alcune località. Le stime delle associazioni dei consumatori ci dicono che per una giornata al mare, una famiglia, affittando un ombrellone, due lettini e consumando panini, acqua, gelati, bibite e caffè può spendere circa 100 euro, con un aggravio medio del +13,4% sul 2022.
Ma quali sono i luoghi dove si rischia di spendere di più? Escludiamo i luoghi da VIP, come il Twiga di Forte dei Marmi, dove una “tenda araba” costa 600 euro al giorno, anche altre zone registrano rincari impressionanti. In Salento, il Codacons rileva che una postazione con gazebo, tavolino, lettini, teli da mare e aperitivo, arriva a costare ad agosto 1.010 euro al giorno.
Secondo Assoutenti, in Sicilia e Sardegna una famiglia di quattro persone può spendere fino a 20mila euro per 7 notti. 15mila in Toscana. E non parliamo di luoghi extralusso. Ma pesano anche i trasporti sul bilancio familiare. Per spostarsi in traghetto la stessa famiglia spende 1.462 euro sulla tratta Genova-Palermo, 1.331 euro per il collegamento Civitavecchia-Olbia e 1.030 euro da Livorno ad Olbia.