Gli accantonamenti forzati si riducono mentre cresce l’importo netto della busta paga. Ma di quanto?
Il consenso sul taglio del cuneo fiscale, introdotto dal governo Meloni nel Decreto Calderone, è stato trasversale. Gli accantonamenti forzati infatti si riducono mentre cresce l’importo netto della busta paga. Ma di quanto?
A luglio la nuova misura entrerà in vigore, facendo lievitare le buste paga dei lavoratori dipendenti. La curiosità inevitabilmente è elevata: una risposta plausibile, su quanto è possibile aspettarsi dalla sforbiciata governativa l’ha data Giuseppe Buscema, esperto della Fondazione Studi, che il 23 maggio scorso ha fatto pubblicare su ilmessaggero.it una pagina che illustra l’esito delle simulazioni. Ebbene, in un anno il beneficio potrebbe assommare fino a 1.800 euro in più, calcolando anche il bonus che gonfierà la tredicesima.
Meno trattenute, più soldi da spendere
Va ricordato che il dimagrimento delle trattenute è un obiettivo perseguito dalle forze politiche e sindacali ormai da decenni, per raccogliere il malcontento dei lavoratori che a malincuore, tra contributi previdenziali, tributi e balzelli vari, hanno sempre rinunciato a cospicue somme.
Nelle forme più diverse, la recriminazione è stata fatta propria da destra e sinistra, tant’è vero che fu il secondo governo Prodi, spinto da più parti, ad eseguire nel 2007 il primo grande taglio. L’apprezzamento per la scelta del governo in carica è stato infatti unanime, indipendentemente dal colore politico. Resta un problema, ovvero la copertura che per quest’anno è di 10 miliardi, mentre per l’anno prossimo ancora non è stata prevista. Il ministero dell’Economia sta lavorando per mantenere e possibilmente migliorare il provvedimento l’anno prossimo, con una nuova copertura a spese dello Stato, in modo che i cittadini possano resistere meglio alla pressione dell’inflazione e a tutte le difficoltà connesse alla guerra in Ucraina.
La Fondazione Studi calcola i benefici euro per euro
Precisamente, il governo Meloni ha tagliato di 7 punti il cuneo che schiaccia i redditi fino a 25mila euro annui e un po’ meno, 6 punti, quelli fino a 35mila.
La Fondazione Studi ha accertato che considerando la normativa precedente, voluta dal governo Draghi, il risparmio ogni mese arrivava a 30 euro, per le retribuzioni fino a 1.000 euro lordi. Da luglio la musica si farà più allegra: ogni mese e fino a dicembre ogni dipendente incasserà 40 euro in più. Trattandosi di un intervento sui coefficienti, il vantaggio s’accresce per i redditi più elevati, così che gli stipendi fino a 1.500 euro lordi aumenteranno di 60 euro ogni trenta giorni, salendo dai 45 ottenuti finora ai 105 che arriveranno da luglio.
In proporzione, ne beneficerà ancora di più ogni lavoratore cui spettano 1.900 euro lordi, poiché intascherà 76 euro in più, vedendo aumentare il proprio vantaggio da 57 a 133 euro. L’incremento di 100 euro toccherà però, sempre da luglio secondo le simulazioni, a chi attende un lordo di 2.500 euro: il taglio del cuneo a suo favore non varrà più 50, bensì 150 euro. Meglio ancora per chi sarà accreditato di 2.700 lordi, che vedrà il netto salire a 18 euro in più. Attenzione, però, perché si tratta di importi lordi che, pur rimpinguati dal taglio del cuneo, dovranno pagare le tasse, ovviamente ricalcolate sui nuovi importi lordi.
Secondo i calcoli di Giuseppe Buscema, esperto della Fondazione Studi, il risparmio mensile per le retribuzioni fino 1000 euro lordi, prima dell’entrata in vigore del Decreto Calderone, era pari a 30 euro. A partire da luglio, invece, il “bonus” ogni trenta giorni e fino a dicembre salirà a 70 per cui il risparmio ammonterà a 40 euro in più. Per le retribuzioni fino 1.500 euro lordi, invece, il guadagno netto sarà pari a 60 euro mensili (da 45 a 105 euro in più al mese).
E ancora: un lavoratore con 1.900 euro lordi ogni 30 giorni va da 57 a 133 euro in più, con un risparmio aggiuntivo di 76 euro; mentre il guadagno sale a 100 euro per chi percepisce 2.500 euro al mese (da 50 a 150 euro in più in busta paga). Infine, il lavoratore che guadagna poco meno di 2700 euro lordi avrebbe circa 108 euro di risparmio.