Sei preoccupato che tuo figlio possa essere vittima di bullismo? Ecco come la legge ti consente di difenderlo.
Tuo figlio è vittima di bullismo? Ecco cosa puoi fare se a scuola i bambini se la prendono con lui. La legge infatti ti permette di intervenire nel caso in cui ci siano casi di maltrattamento, scopriamo in che modo un genitore può agire in tutela del proprio figlio.
Affrontare il bullismo, sapere che il proprio figlio può essere deriso o maltrattato a scuola, è una delle cose peggiori per i genitori. Quando lo scoprono si sentono impotenti, pensano di non poter fare nulla, non possono certamente andare a scuola dirne quattro a dei ragazzini. In questo modo farebbero addirittura peggio, ma cosa si può fare allora in questi casi? Ecco cosa dice la legge a proposito.
Bullismo, i bambini sono maltrattati a scuola? Ecco cosa dice la legge
Cosa possono fare i genitori se il proprio figlio frequenta la scuola media e appare taciturno e triste? La preoccupazione ci sta, potrebbe davvero essere vittima dei bulli e potrebbe non dirlo affatto. Bisognerebbe sicuramente fare di tutto pur di saperlo, andare a scuola, parlare con gli insegnanti oppure con altri amici. Capire e sapere è fondamentale per evitare situazioni che potrebbero diventare ancora più spiacevoli: ecco allora cosa fare.
Il bullismo esiste da sempre, ma oggi con i social media è diventato più evidente e possibilmente più devastante e pericoloso per chi ne è vittima. Se prima era legato esclusivamente ai contesti scolastici, adesso può essere diffuso sul web e tormentare chi lo subisce in ogni istante della sua quotidianità. Ma come agire quando i genitori hanno il sospetto che ci possa essere qualcosa che non va?
Quando nostro figlio sta subendo comportamenti aggressivi, sia fisici che psicologici, da parte di altri bambini, allora dentro di lui possono scattare seri problemi. Questo può verificarsi tra compagni di scuola o in palestra mentre fa sport, ma anche in strada, insomma proteggerli ovunque non è possibile. Ecco cosa si può fare.
Per denunciare in caso di bullismo si può fare ricorso ai reati che da esso derivano come lesioni, diffamazione, minacce, stalking ma anche revenge porn. I genitori possono denunciare tramite le forze dell’ordine e attivare un procedimento penale con condanna. Si può procedere nei confronti del bullo se ha compiuto 14 anni altrimenti non è imputabile.
In alternativa si può chiedere una ammonimento in Questura. Ovvero si racconta il fatto al Questore e quest’ultimo provvede ad “avvertire” il bullo e la famiglia, pena la denuncia. Questo vale sia per i casi di bullismo che per quelli di cyberbullismo. In sede civile infatti è possibile chiedere il risarcimento danni che, se il bullo è minorenne, spetta ai suoi genitori.