Quando si ha un parente con disabilità di cui prendersi cura la risorsa più importante è il tempo. Vediamo come funzionano i permessi della legge 104.
La legge a tutela delle persone con disabilità in Italia è la legge 104 del Codice Civile. Grazie a questa le persone con disabilità grave hanno accesso a numerosi benefici che sono utili ad essi così come ai loro familiari. In particolare per quelli che si prendono cura del malato.
Una situazione estremamente spiacevole è quella di trovarsi con un familiare malato, dichiarato invalido civile dalle commissioni, e non avere il tempo di aiutarlo. Il tempo in questo caso è una risorsa importantissima per una persona che deve prendersi cura di qualcuno che non è autosufficiente e per fortuna lo Stato riconosce e assiste in questa difficoltà. La legge 104 prevede diversi benefici anche per quanto riguarda chi nella famiglia si deve prendere cura di soggetti con patologie invalidanti, specie se queste rendono il malato non autosufficiente.
Prendiamo come esempio il caso di una persona con un genitore anziano, dichiarato invalido civile al 100% dallo Stato, quindi con una patologia invalidante grave che gli impedisce qualunque tipo di attività lavorativa. Se il luogo del lavoro del figlio è lontano è possibile richiedere un permesso e un trasferimento per ragioni di assistenza al genitore? Si, è possibile. Il fatto che al genitore sia già stata riconosciuta una invalidità grave da parte dello Stato accelera le cose, ma occorre comunque seguire un preciso percorso burocratico.
Come si richiede un beneficio della Legge 104 per assistenza a un invalido
Il beneficio della Legge 104 riguardante permessi da lavoro e trasferimento per l’assistenza ai parenti può essere richiesto dal lavoratore direttamente al datore di lavoro presentando una serie di documenti che confermino lo stato di salute invalidante del parente che ha bisogno di assistenza. Prima che la domanda venga proposta, tuttavia, è necessario produrre una serie di documenti da parte della persona malata.
Questa deve recarsi prima di tutto dal proprio medico curante in modo che questo rediga e invii all’INPS un documento in cui si accerta la condizione di invalidità grave del soggetto. In seguito potrà essere fatta sempre all’INPS la domanda per i benefici della Legge 104. La domanda può essere fatta autonomamente tramite la piattaforma dell’INPS oppure rivolgendosi a un CAF o a un patronato. Una volta inviata la domanda la persona che l’ha inviata sarà contattata dall’INPS stessa per una visita di conferma fatta da una commissione scelta dall’ente previdenziale.
I permessi da lavoro, quanto durano e come funzionano
Una volta che la commissione avrà dato parere positivo, tutte le carte saranno in regola per poter chiedere il permesso speciale da lavoro per l’assistenza a un malato con tutela della legge 104. I permessi possono essere richiesti 3 volte al mese, inoltre se il datore di lavoro ha una sede più vicina geograficamente al posto in cui si trova il parente del lavoratore, quest’ultimo può chiedere il trasferimento.
Il trasferimento per motivi di assistenza di un parente malato non può essere rifiutato perché come scritto proprio nella legge 104, si tratta di un diritto del lavoratore.