Anche il contribuente anziano paga l’IMU o può godere di qualche particolare agevolazione? Ecco cosa dispone il Legislatore.
L’IMU, l’imposta municipale unica, è un tributo del sistema tributario in vigore dal 2012 di tipo patrimoniale, applicato sul componente immobiliare. Per tante imposte, gli anziani godono di agevolazioni, ma non per tutte, ovviamente.
Quando si parla di IMU, infatti, sono davvero poche e parecchio limitanti le agevolazioni previste dai Legislatore. Da un punto di vista economico non è poi troppo strano, dato che i pensionati, in Italia, sono tra i pochi contribuenti con un’entrata fissa e sicura mensile. Ciononostante, va ribadito che una grossa fetta di questa categoria tira avanti con un assegno mensile davvero povero, spesso fermo al di sotto dei mille euro.
In ogni caso, per legge, l’anziano che possiede immobili di proprietà (quindi case, terreni, stabili…) deve pagare l’IMU senza sconti, cioè così come avviene per tutti gli altri contribuenti italiani. Solo scavando a fondo si scorge un’unica agevolazione relativa all’IMU per la terza età.
IMU e contribuente anziano: in quali pochi casi scattano le agevolazioni
La normativa vigente stabilisce l’esenzione IMU per l’abitazione principale di categoria catastale non di lusso (A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7). E quest’esenzione si applica anche sulle sue pertinenze, nel limite massimo di tre ciascuna. Ciò vale per tutti i contribuenti, qualsiasi sia la loro età. Quando la casa è di lusso (A/1, A/8 e A/9), anche se si tratta di abitazione principale, invece, l’IMU si paga sempre (con un’aliquota agevolata e una detrazione di duecento euro).
In alcuni casi è prevista anche la casistica dell’assimilazione all’abitazione principale. Fino a qualche anno fa, per esempio, non pagava l’IMU la casa concessa in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale. Ora però non è più così.
Ma per gli anziani, in ogni caso, l’unica agevolazione prevista è proprio quella dell’assimilazione all’abitazione principale, cioè alla prima casa. Il caso contemplato dal Legislatore è l’esclusione dal versamento dell’IMU per gli anziani proprietari di un immobile e soggetti a ricovero permanente oppure a una lunga degenza nelle case di riposo.
In questo caso l’immobile di proprietà degli anziani (se non affittato a terzi) non è soggetto all’imposta. Quest’assimilazione c’è solo laddove lo preveda espressamente la delibera IMU del Comune. Prevedere questa possibilità la Legge di bilancio 2020, il cui comma 741 lettera C dice che su decisione del singolo Comune, “l’unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata“.