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Il cellulare esisteva già secoli fa: la foto emersa sta dividendo gli esperti

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Fabio Meneghella

Lo smartphone di oggi è nato grazie alle attuali e alle passate invenzioni che si sono susseguite nei secoli. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che il cellulare esisteva già secoli fa. 

Tutti conoscono la storia del cellulare, la quale afferma che nel lontano 1957  un ingegnere sovietico brevettò un sistema capace di fare delle chiamate radiotelefoniche. In breve, l’ingegnere sovietico inventò il primo radiotelefono.

Lo smartphone esisteva già secoli fa
Lo smartphone esisteva già secoli fa? – ilovetrading.it

La sua specialità, oltre a possedere un proprio numero, era connettersi alla rete telefonica attraverso la radio. Il primo cellulare per il popolo, invece, lo inventò Martin Cooper della Motorola, che il 3 aprile 1973 fece la prima telefonata della storia con un cellulare. Successivamente, 10 anni dopo, la Motorola deciso di iniziare a vendere i primi cellulari, al costo di circa 4.000 dollari.

Oggi i cellulari sono stati sostituiti dagli smartphone, che sono stati messi in commercio per la prima volta dall’Apple nel 2007. Tuttavia, recentemente è emersa una nuova foto che sta dividendo il web. Questa foto potrebbe rivelare qualcosa in più sul passato del cellulare.

Il cellulare esisteva secoli fa?

La domanda sull’esistenza di un cellulare in epoche passate, addirittura di secoli fa, ritorna di moda molto spesso. Infatti, esiste un’opera d’arte realizzata nel 1860 da Ferdinand Georg Waldmüller, la quale mostra una giovane donna che passeggia mentre osserva e maneggia un aggeggio tra le mani.

Donna con lo smartphone
Quadro del 1860 di Ferdinand Georg Waldmüller – ilovetrading.it

Naturalmente, gli occhi di un essere umano moderno del 2023, pensano immediatamente che quell’aggeggio sia un cellulare. Sono in molti coloro che hanno pensato ad una viaggiatrice del tempo, che ha portato il dispositivo del futuro nell’epoca dell’800. Alcuni studiosi, invece, hanno cercato di dare una spiegazione storica, divulgando il reale significato dell’opera. I vari critici d’arte hanno innanzitutto affermato che i viaggi nel tempo non c’entrano niente, infatti la giovane donna del dipinto sta maneggiando un libro di preghiere oppure una bibbia.

Il libro ha delle dimensioni ridotte, e questo ha portato all’inganno molte persone. Bisogna anche ricordare che nell’800 si usava leggere libri con dimensioni ridotte, perciò non è inusuale vedere una persona di quell’epoca con un qualcosa che assomigli ad un piccolo dispositivo. Questo dipinto è uno dei tanti esempi ingannevoli della storia, che fanno pensare immediatamente a dei viaggiatori nel tempo. Un altro dipinto che ha ingannato molte persone è stato realizzato nel 1937 da Umberto Romano. In questa opera si nota un personaggio con un qualcosa tra le mani, che per molti sembra proprio uno smartphone, ma in realtà è solo uno specchio.

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