Sono diverse le date che i contribuenti italiani devono tenere bene a mente in questo giugno 2023: ecco un utile promemoria.
Meteo a parte, il mese di giugno è molto caldo dal punto di vista fiscale. Numerosi gli adempimenti in calendario per i contribuenti italiani, alcuni certamente più onerosi di altri, con due date in particolare da segnare in rosso: il prossimo venerdì 16 e venerdì 30. Vediamo tutti i dettagli.
Va detto che sta crescendo il pressing del Consiglio nazionale dei commercialisti per una proroga di 20 giorni dei versamenti in scadenza il 30 giugno – spostando così il termine al 20 luglio – per le Partite Iva nel perimetro delle pagelle fiscali o nel regime forfettario (oltre a quelle rimaste nel vecchio regime dei minimi): si tratta di una platea di quasi 4,5 milioni di contribuenti. Ma torniamo alle scadenze imminenti.
Tutti i prossimi appuntamenti con il Fisco
Il 16 giugno 2023 scadono i termini per la liquidazione dell’Iva riferita al mese di maggio scorso, nonché – e di certo è questo l’impegno più importante per una larga fetta di contribuenti italiani – per il pagamento dell’Imu. Come noto, l’imposta non è più dovuta per l’abitazione principale, ma va versata da tutti coloro che siano in possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. La prima rata dell’Imu (o, volendo, l’intero importo annuale) può essere pagata tramite modello F24 o bollettino.
Il 30 giugno prossimo, invece, le scadenze fiscali sono più numerose: si va dall’Invio telematico all’Inps delle domande di riconoscimento delle mensilità arretrate, con decorrenza da marzo 2023, delle domande di Assegno Unico Universale, alle variazioni avvenute nel corso del 2022 che possono determinare un cambiamento degli importi di Imu e Tari. Passando per il versamento del saldo 2022 e della prima rata dell’acconto 2023 dei contributi previdenziali per i professionisti senza cassa e per l’invio della dichiarazione di non possesso della televisione nella propria abitazione, onde evitare l’addebito in bolletta elettrica del Canone Rai (il rinnovo dell’esenzione non è automatico).
Senza dimenticare il fronte della cosiddetta “pace fiscale”: sempre il 30 giugno, infatti, scadono i termini della domanda per aderire alle agevolazioni sui carichi pendenti definiti dalla legge di bilancio 2023, con il versamento della prima rata dell’importo dovuto, dell’istanza per aderire alla rottamazione quater e del pagamento della seconda rata per il ravvedimento speciale. Contribuente avvisato…