Novità dal Governo Meloni per ridurre la disoccupazione: nel Decreto Lavoro la nuova misura che incentiva le aziende
Anche se il tasso di disoccupazione è sceso, sono ancora tante le persone che non hanno un’occupazione a tempo indeterminato. Secondo i dati di aprile, il tasso di disoccupazione è sceso dal 7,9% al 7,8%. Nonostante ciò, il lavoro fisso è ancora raro e, soprattutto, i giovani si trovano con in mano un lavoro precario.
Per risolvere la situazione sono importanti politiche attive sul lavoro e dal Governo Meloni arriva una novità per risolvere questo problema, che in Italia affligge il 20,4% degli under 35. Questa misura potrebbe incentivare le aziende ad assumere le persone che hanno perso il lavoro.
Dal Governo Meloni una misura per ridurre la disoccupazione
Il Governo sta studiando il modo per risolvere il problema atavico della disoccupazione in Italia, con politiche attive rivolte alle aziende. Queste ultime, secondo la recente misura studiata dal Governo, riceveranno delle agevolazioni per assumere chi è beneficiario di Naspi, ovvero il sussidio di disoccupazione.
Per quanto riguarda la misura, non ci sono requisiti legati all’età del lavoratore percettore di Naspi e il datore di lavoro per ricevere il sussidio deve assumerlo a tempo indeterminato. Questo per evitare di alimentare il circolo di precarietà e, quindi, di disoccupazione perenne. La misura del Governo esclude anche le assunzioni a tempo parziale, anche per evitare l’abuso di part-time involontari.
Come funziona il sussidio per assumere i percettori di Naspi
L’imprenditore riceverà ogni mese il 20% della Naspi che sarebbe spettata al lavoratore che ha assunto. Tuttavia, non dovrà essere superiore allo stipendio che riceverà il dipendente per evitare assunzioni-truffa e situazioni di sfruttamento. Così come spetterà soltanto al datore che ha assunto dipendenti che non hanno mai lavorato nella sua azienda.
Per ricevere l’incentivo i datori di lavoro dovranno entrare nel sito dell’Inps e compilare con la voce “Incentivo” presente nel flusso Uniemens. Dopodiché dovrà inserire l’importo della Naspi che percepisce il dipendente che sarà assunto. Tuttavia, anche se questa misura adottata dal Governo è buona, in Italia c’è un altro problema: il numero dei Neet, il tasso di inattività e il grande problema del lavoro in nero.
Le misure del Governo per chi non percepisce la Naspi
Per vari motivi c’è chi la Naspi non la percepisce, ma si trova comunque in uno stato di disoccupazione. Si pensa al tasso di lavoro nero. Poi c’è l’inattività, che in Italia è elevatissima: ovvero del 33,8% (Istat). Tra questi il numero più elevato è composto da donne (43%). Gli inattivi sono coloro che non hanno un lavoro e non lo cercano e tra questi molti sono Neet, ovvero persone che non studiano nemmeno.
Il 24,4% dei Neet sono giovani e il 56% sono donne. Per queste categorie, il Governo Meloni ha pensato a una misura inserita nel Decreto Lavoro, che consiste nel dare un contributo alle aziende per assumerli. Questo è rivolto per lo più ai giovani fino ai 31 anni di età che devono essere iscritti al ”Programma operativo nazionale iniziativa occupazione giovani”. Per chi assume under 36, l’incentivo scende al 20%.
