Sta per arrivare un bonus del valore di 660 euro per coloro che hanno dei figli a carico. Ma in cosa consiste? Vediamolo insieme.
È bene chiarire che questo contributo non viene erogato dallo Stato e non potranno accedervi le famiglie con uno o più figli a carico (c’è già assegno unico per questo). Il bonus 660 euro è un aumento del limite entro cui i fringe benefit non sono tassati. La soglia, normalmente è di 258,23 euro ma nel 2002 è stato aumentato a 3000 euro in modo che ogni datore di lavoro riconoscesse bonus per supportare la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni per l’elevata inflazione.
Stessa cosa è stata fatta nel 2023 come da disposizione del Decreto Lavoro, il quale è stato approvato il 4 maggio, che dice che a godere di questo innalzamento della soglia dei benefici esentasse sono solo i lavoratori che hanno più figli a carico. Un regola però che potrebbe cambiare in quanto dal cambiamento del Decreto Legge, è emersa la possibilità di diminuire la soglia ma di ampliarla a tutti per ogni figlio.
In cosa consistono i fringe benefit
Si tratta di benefici che l’azienda potrebbe dare ai lavoratori necessari per arrotondare il compenso della busta paga.
Invece di aumentare gli stipendi potrebbe riconoscere una serie di beni e servizi che sono esentasse (stabilito dall’art. 51 del comma 3 del Tuir) entro i 258,23 euro. Questo limite è stato innalzato nel 2023 a 3.000 euro per lavoratori che hanno dei figli a carico, comprendendo anche le somme rimborsate oppure erogate dal datore di lavoro ai lavoratori come il pagamento delle utenze domestiche.
Ecco quali sono gli altri bonus che concorrono ai fringe benefit:
- Buoni spesa e benzina;
- Buoni per effettuare degli acquisti in rete online;
- Ricariche telefoniche
- Regali a tema natalizio;
- Autovettura per uso di diversa provenienza;
- tassi di interesse inerenti ai prestiti;
- polizza riguardo a oltre il lavoro;
- immobili utilizzati per uso abitativo privi di obbligo di dimora;
- Rimborso o pagamento per le utenze domestiche.
Sia il Governo che la maggioranza vogliono aumentare la soglia di 258,23 euro per ogni lavoratore ma visto che ci sono poche risorse, servirà portare la soglia dei 3.000 euro a 1.000 euro. Allo stesso tempo però non si dovrebbero togliere i vantaggi ai lavoratori con figli. L’ipotesi riguarda un “bonus” di 660 euro per ogni figlio a carico, non più di tre. Queste le varie ipotesi per ottenerli:
- 1.000 euro per i lavoratori che non hanno figli;
- 1.660 per coloro che hanno un solo figlio a carico;
- 2.320 euro per coloro che hanno due figli a carico;
- 2.980 euro per coloro che hanno tre o più figli a carico.
L’operazione costerà 250 milioni di euro mentre la normativa del Decreto Lavoro aveva in previsione una spesa di 142 milioni di euro. I fringe benefit non sono obbligatori per il datore di lavoro ma sono un’opportunità che gli viene data oltre il minimo di 258,23 euro.