Quando si tratta dei propri cari più anziani non è il caso di rischiare assumendo in nero. Senza contare che le sanzioni previste non sono leggere.
Se si ha una casa a cui badare o nonni e suoceri a cui servirebbe una mano prima o poi ci si rivolge a qualcuno di esterno. A volte sono persone fidate che si conoscono da anni mentre in altri casi si pubblica un annuncio per incontrare qualche candidato. Badanti e collaboratori domestici non mancano in Italia, ma spesso chi si propone per questa professione è abituato a non sottoscrivere contratti, e non ha la partita IVA. E se molti non se ne stupiscono, avere in casa lavoratori in nero non è legale.
Prima di tutto è meglio proporre subito alla persona che si è individuata di regolarizzare il rapporto di lavoro. In caso si incontri un rifiuto deciso e poca disponibilità a dare motivazioni è meglio non insistere e proseguire la ricerca di un collaboratore domestico. Tra ciò che alcuni candidati nascondono c’è per esempio l’essere privo di permesso di soggiorno in Italia. In caso si assumesse chi è immigrato illegalmente si commetterebbe un reato a tutti gli effetti.
In più anche se dare la busta con i soldi in mano può risultare comodo è sempre meglio dimostrare di aver pagato eventuali badanti o colf. Meglio quindi fare un bonifico in modo da tracciare il tutto, per quanto non ci sia l’obbligo almeno per questa mansione. Se la persona è provvista di partita IVA è perfetto perché in caso si può far valere la fattura per eventuali bonus e agevolazioni.
Le possibili sanzioni
Il nucleo familiare o il parente che assume la badante a tutti gli effetti risulta essere il datore di lavoro. Deve quindi comunicare il momento in cui assume una persona all’INPS in caso questa non risulti registrata all’Agenzia delle Entrate come libero professionista. La multa per chi manca questo passaggio può variare fra i 200 e i 500 euro.
Dato che senza la comunicazione questi lavoratori non risulteranno iscritti all’INPS si prefigura una sanzione ulteriore intorno ai 1.500 euro. Nel caso sia possibile fare una stima dei giorni in cui la badante abbia prestato in nero le sue mansioni si rischia una multa calcolata su questa base. In caso di infortunio per di più la famiglia rischia di subite conseguenze penali per la mancata assicurazione del lavoratore.