Ci sono tre modalità per andare in pensione in maniera più semplice del previsto ma non tutti li conoscono. Gli scenari da conoscere ed i requisiti richiesti
Se l’età della pensione si sta avvicinando conoscere tutti i possibili scenari per capire come riuscire ad andarci non solo il prima possibile ma anche in maniera semplificata è importante. Accanto al percorso ‘base’ esistono infatti tutta una serie di alternative che, nel rispetto di alcuni requisiti, si potrebbero valutare per prendere la pensione facilmente.
La soglia anagrafica utile per l’accesso alla misura previdenziale, lo ricordiamo, sono i 67 anni dopo i quali si potrà ricevere la pensione di vecchiaia che prevede una contribuzione minima pari a 20 anni. Tante sono le preoccupazioni di chi si trova vicino a questa età proprio in virtù delle modalità con le quali passare dal lavoro alla pensione.
Pensioni, come andarci senza grandi requisiti: tre metodi non molto conosciuti
Pertanto è bene mettere le mani avanti e studiarsi la normativa così da non commettere errori e scoprire se sia possibile andare in pensione anche prima dei 67 anni. Infatti non sono in molti a sapere che della pensione di vecchiaia esistono almeno tre versioni differenti e non sempre i requisiti richiesti sono particolarmente complicati oltre al fatto che in alcuni casi la soglia anagrafica richiesta viene a calare.
Per la maggior parte dei lavoratori, come dicevamo, occorrono 67 anni di età e 20 anni di contributi che possono essere versati in qualsiasi regime previdenziale, essendo infatti compresi anche quelli esteri o da riscatto e quelli figurativi. Questo sia per i lavoratori che per le lavoratrici. Peraltro è possibile anche cumulare i contributi di differenti gestioni previdenziali così da arrivare alla soglia richiesta per cessare l’attività lavorativa ed iniziare a ricevere il tanto agognato assegno mensile. Il cui importo è costruito sulla base di età, stipendi ricevuti nel corso della carriera lavorativa e quantitativo di contributi versati.
Gli scenari per andare in pensione
Ecco però le alternative ovvero le tre pensioni più semplici da prendere: cominciamo con coloro che svolgono lavori considerati gravosi o usuranti. In questo caso è previsto uno ‘sconto’, sulle età pensionabile, di cinque mesi. Per chi svolge tali attività infatti non è stato introdotto lo scatto riguardante le aspettative di vita che nel 2019 ha portato l’età per ricevere la pensione a 67 anni. Nel loro caso la soglia anagrafica è rimasta ferma a 66 anni e 7 mesi anche se sono richiesti almeno 30 anni di contributi versati.
Qualora non vi siano contributi versati prima della data del 1° gennaio 1996 si potrà ricevere la pensione di vecchiaia con 20 anni di contributi e 67 anni di età purché l’assegno sia uguale o superiore a 1,5 volte l’assegno sociale (ovvero 750 euro al mese) perché in caso contrario bisognerà attendere i 71 anni per ricevere la pensione.
Esiste poi un terzo caso ovvero la pensione anticipata contributiva che riguarda sempre chi è senza contributi prima del 1° gennaio 1996: in questo altro caso si può uscire dal mondo del lavoro a 64 anni purché vi siano 20 anni di contributi versati e l’assegno mensile sia pari o più alto di 2,8 volte l’assegno sociale. L’importo dunque dovrà essere di almeno 1.408 euro mensili.