C’è un modo molto semplice per riuscire ad andare in pensione a 64 anni ma pochi lo conoscono. Noi ve lo sveliamo.
Riuscire ad andare in pensione prima dei 67 anni canonici è possibile, basta conoscere le strade giuste che possano portare ad un prepensionamento. In questo articolo vi spieghiamo nei dettagli cosa fare per lasciare il lavoro a 64 anni.
Nonostante sia ancora in vigore la legge Fornero – che ha fissato l’età pensionabile a 67 anni con almeno 20 di contributi – ci sono diversi modi per riuscire ad andare in pensione con qualche anno di anticipo. Le persone con disabilità, ad esempio, possono ritirarsi dal lavoro a 56 anni addirittura mentre con Opzione donna, le donne con almeno due figli possono accedere alla pensione a 58 anni.
Il Governo Meloni, per mancanza di risorse economiche, ha dovuto rinviare all’anno prossimo la riforma delle pensioni. L’obiettivo è superare la legge Fornero che, se da un lato garantisce una certa stabilità finanziaria all’Italia, dall’altro penalizza i giovani e non favorisce il ricambio generazionale nel mondo del lavoro. Tuttavia non c’è da perdersi d’animo perché nel nostro Paese i modi per andare in pensione prima di aver spento 67 candeline sulla torta non mancano.
Ecco come andare in pensione a 64 anni
La legge Fornero permette di andare in pensione anche prima dei 67 anni ma solo con il requisito contributivo minimo di 42 anni e 10 mesi per gli uomini o 41 anni e 10 mesi per le donne. Questa possibilità, quindi, si rivolge unicamente a chi ha iniziato a lavorare in modo regolare molto giovane. C’è una strada che pochi conoscono che, invece, permette di andare in pensione a 64 anni anche con pochi anni di contributi. Vediamo di cosa si tratta.
La vigente normativa permette di andare in pensione a 64 anni con 20 di contributi a coloro che hanno l’assegno calcolato interamente con il sistema di calcolo contributivo, entrato in vigore con la riforma Dini del 1996. Ma, per beneficiare di questa misura, è anche necessario aver maturato un assegno pari o superiore a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale, il cui importo varia ogni anno in quanto soggetto a rivalutazione. Ad esempio, nel 2023 è pari a 6.542,51 euro annui: quindi per andare in pensione a 64 anni bisogna aver maturato un assegno annuale pari o superiore a 18.319,02 euro.
Coloro che, invece, hanno iniziato a versare i contributi prima del 1996 e, dunque, non hanno un assegno calcolato interamente in base al sistema contributivo, possono avvalersi della gestione separata per andare prima in pensione. Per sfruttare tale opzione però bisogna soddisfare i seguenti requisiti:
- almeno 15 anni di anzianità contributiva nelle gestioni coinvolte nel computo;
- almeno 5 anni dei contributi devono essere stati versati dopo l’1 gennaio 1996;
- gli anni contributivi prima del 1996 devono essere meno di 18.
Se una persona ha maturato tutti questi requisiti entro il 31 dicembre 2011, può andare in pensione a 64 anni. Per assicurarsi di poter sfruttare la Gestione separata e poter così lasciare il lavoro con tre anni di anticipo, gli esperti consigliano di iniziare a versare almeno 1 contributo mensile presso la Gestione separata, una volta appurato di soddisfare i requisiti sopra elencati.