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IMU: non pagare, arrivano esenzioni, anche retroattive e rimborsi | Svolta del Governo

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Daniele Orlandi

Sono giorni dedicati all’acconto dell’Imu ma su alcune tipologie di case e terreni è possibile ottenere l’esenzione, anche retroattiva. Entriamo nel merito della normativa

Gli italiani proprietari di seconde case e terreni sono tenuti, entro la data di scadenza prevista per il mese di giugno, a versare l’acconto dell’Imu, l’imposta municipale unica. Ricordiamo che essa è dovuta sia per il possesso di fabbricati, fatta eccezione per le ‘prime case’ che rientrano nelle categorie catastali differenti da A/1, A/8 e A/9; ma che l’imposta deve essere versata anche per la proprietà di terreni agricoli ed aree fabbricabili.

Imu 2023, quali sono le esenzioni
Esenzioni dal pagamento dell’Imu, chi ne ha diritto (Ilovetrading.it / Fonte ansa)

Occorre pagarlo anche per le prime case di lusso o di pregio e per le eventuali ulteriori pertinenze rispetto alla prima. Si tratta dunque di un tema caldo ed in merito al quale occorre informarsi a dovere in quanti si potrebbe, in alcuni specifici casi, avere diritto ad esenzioni, anche retroattive e quindi ad eventuali rimborsi qualora sia stata versato pur non dovendolo fare. Cerchiamo dunque di capire a chi spetta l’esenzione Imu per case e terreni.

Imu, quando è prevista l’esenzione, anche retroattiva? Attenzione a tutti i casi

La normativa in vigore consente ai proprietari di alcune specifiche tipologie di terreni di esserne esentati: i terreni agricoli di proprietà di imprenditori agricoli professionali o di coltivatori diretti, quelli ubicati nei comuni delle isole minori o (come pure i terreni boschivi) nelle aree montane o di collina come previsto dai criteri di legge. Ed ancora quelli a “immutabile destinazione agrosilvo – pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile”.

Ma non è tutto perché come recentemente previsto dalla Corte di Giustizia tributaria in una sentenza specifica, è prevista anche l’esenzione Imu sui fabbricati rurali qualora in merito all’attività sull’immobile sussista ad un imprenditore agricolo una concessione di comodato. Non è dunque necessario che sia il soggetto d’imposta ad esercitare l’attività agricola sul fabbricato rurale, a condizione che esso sia ad uso strumentale. Deve cioè trattarsi di costruzioni finalizzate all’esercizio dell’attività agricola.

Imu, quando si paga con aliquota minima
Imu su seconde case, terreni agricoli e aree fabbricabili (ilovetrading.it / Fonte ansa)

Non è tutto perché vi sono altre novità in merito alle aliquote dell’Imu che, ricordiamo, devono essere definite dai Comuni stessi (pur nei limiti di legge) ed in base ad esse andrà calcolata l’imposta. Secondo quanto stabilito dalla Manovra Finanziaria 2023 qualora il Comune non vada a deliberare e pubblicare sul Portale del Federalismo Fiscale le proprie aliquote entro la data del 14 ottobre, il calcolo dell’imposta andrà effettuato basandosi sulle aliquote minime.

Pur non trattandosi si un’esenzione è comunque un’opportunità di risparmio importante che è bene conoscere. Per fare un esempio: l’acconto, in mancanza di una delibera delle aliquote, andrà pagato sulla base di quelle del 2022. Il saldo del 16 dicembre invece potrà prevedere un eventuale conguaglio in base alla delibera delle aliquote nuove oppure sulle aliquote minime.

Altre esenzioni Imu

Non mancano poi altre possibilità di esenzione Imu: i proprietari di immobili occupati abusivamente sono esentati dal versamento. Questo a condizione di aver presentato anticipatamente una denuncia, per occupazione abusiva, all’autorità giudiziaria. Esentati (ma con nuova data di scadenza) anche i proprietari degli immobili ubicati nelle zone alluvionate di Emilia, Marche e Toscana mentre non dovranno pagarlo i proprietari degli immobili ubicati nelle aree colpite dal terremoto del 2012 e del 2016.

Rimborso retroattivo

Infine un dettaglio sul rimborso Imu: qualora i coniugi abbiano residenze separate nel medesimo paese o in due diversi comuni e si tratta di residenze considerate non fittizie, si avrà diritto alla doppia esenzione Imu. Qualora sia stato già versato su quella che si riteneva fosse seconda casa, si avrà dunque diritto, come previsto dalla Corte Costituzionale in una recente sentenza, al rimborso. Con possibilità di presentare la domanda per richiederlo entro cinque anni dal pagamento.

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