Bonus disoccupati, le assunzioni potrebbero non mancare grazie ai nuovi aiuti del Governo. Vediamo in cosa consistono.
I datori di lavoro potranno contare su agevolazioni in caso di assunzione di disoccupati nel corso del 2023 con contratti a tempo indeterminato.
L’esecutivo vuole aiutare disoccupati percettori di Naspi da una parte e datori di lavoro dall’altro. Ricordiamo che la Naspi è l’indennità di disoccupazione mensile erogata ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perso l’occupazione senza colpe. La durata della prestazione corrisponde ad un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni. Per quanto riguarda l’importo è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile se inferiore ad un limite stabilito annualmente o al 75% più il 25% della differenza tra stipendio medio mensile e il limite se superiore.
La Naspi, dunque, non dura per sempre. Il percettore è interessato, dunque, a trovare lavoro per non rimanere senza aiuti. Il Governo ha pensato di erogare incentivi alle aziende proprio per spronarli verso queste assunzioni.
Bonus disoccupati, le novità del Decreto Lavoro e gli aiuti alle aziende
Il Decreto Lavoro ha introdotto incentivi per le aziende che assumono nel 2023. Parliamo, ad esempio, del Bonus 60% della retribuzione per l’assunzione di Neet (popolazione non occupata né inserita in un percorso di istruzione o formazione), di agevolazioni per chi assume beneficiari del futuro Assegno di Inclusione e dell’incentivo per assumere lavoratori con disabilità.
Altri Bonus sono legati all’assunzione di donne, over 50 e giovani sotto i 36 anni. Poi ci sono gli aiuti per chi assume i percettori di NASPI. Nessun vincolo di età ma la necessità che l’assunzione sia con contratto a tempo pieno e indeterminato. Il datore di lavoro potrà contare sull’aiuto anche trasformando un contratto a tempo determinato in indeterminato.
La misura consiste in un contributo mensile pari al 20% dell’indennità mensile residua che il lavoratore avrebbe percepito. Spetta unicamente per i periodi di effettiva erogazione della retribuzione al dipendente.
L’importo non potrà essere superiore alla retribuzione del dipendente né all’indennità NASPI percepita dal cittadino. Il periodo massimo di ottenimento dell’agevolazione è di due anni proprio come per l’indennità di disoccupazione. Da sapere, poi, che l’agevolazione cessa nel momento in cui il dipendente dovesse raggiungere i requisiti per il pensionamento anticipato o di vecchiaia.
Per capire come ottenere l’agevolazione occorre consultare la circolare INPS numero 175 del 2013. Qui si legge come l’incentivo sia cumulabile con altre agevolazioni attive ma non con altri aiuti di tipo finanziario. Per richiederlo occorrerà inviare domanda all’INPS accedendo al portale dell’ente e identificandosi tramite credenziali digitali.