Le agevolazioni concesse dai datori di lavoro per l’acquisto di carburante rimangono in vigore, puoi avere subito i soldi, ma qualcosa cambia.
I bonus benzina sono delle agevolazioni che i datori di lavoro possono concedere ai propri lavoratori dipendenti. Sono state riproposte per il 2023 grazie all’articolo 1 del Decreto-legge n. 5. Questo specifica che il valore dei buoni benzina, non deve essere superiore ad euro duecento , per non concorre alla formazione del reddito del lavoratore.
Tuttavia, è stata esclusa l’esenzione contributiva, mantenendo l’esenzione solo sul piano fiscale. Da tenere conto, nonostante le novità, è che il limite posto è sempre quello della soglia di euro duecento. La misura è applicabile solo ai lavoratori dipendenti di datori di lavoro privati.
Dopo l’approvazione del Senato e il via libera alla Camera, il DL carburanti è stato varato, rendendo effettive le misure per garantire la trasparenza dei prezzi. Lo scorso 8 marzo, infatti, tra le varie disposizioni, è stata prevista la proroga del bonus carburante in questione. In più, gli esercenti, hanno avuto conferma dell’obbligo di esporre i prezzi medi. Questo per evitare abusi e consentire ai consumatori di facilitare il confronto dei prezzi. Sarà sviluppata anche un’applicazione specifica a tale scopo. Questa sarà finanziata con un investimento pubblico di euro cinquecentomila per il 2023 e di euro centomila per il 2024.
Ecco cosa cambia
Questa misura rappresenta un sollievo per le tasche dei lavoratori afflitti dal caro vita. Ma, affinché venga riconosciuto il buono benzina, ci devono essere determinate condizioni. Infatti, i beneficiari del bonus carburante sono solo i lavoratori dipendenti e assimilati, ma privati. Esclusi dal bonus, invece, sono i titolari di partita IVA e i dipendenti pubblici. L’agevolazione è erogata dai datori di lavoro ai propri dipendenti per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione, come benzina, gasolio, GPL e metano. È necessario, però, escludere i voucher dalla concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente.
Trattandosi di voucher, ai fini temporali, si rileva il momento di assegnazione dei buoni ai dipendenti e non quello del loro utilizzo. Questo potrà avvenire anche in successivi periodi d’imposta all’attuale. Il bonus carburante si cumula, alla generale esenzione di euro 258,23, quindi costituisce un benefit ulteriore. Si conteggia come diverso e autonomo, rispetto ai fringe benefit. Pertanto, i beni e i servizi che il datore di lavoro potrà erogare ai propri dipendenti nel periodo d’imposta 2023 potranno raggiungere un valore complessivo di euro 458,23.