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In pensione a 59 anni, si può da subito: ma attenzione ai contributi perché non sempre valgono

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Antonia Festa

Alcuni lavoratori hanno il privilegio di poter andare in pensione a 59 anni. Ma si tratta di un vero vantaggio o ci sono dei pericoli?

Smettere di lavorare molto prima dei 67 anni di età non è un sogno, ma una concreta possibilità riservata ad alcune categorie di lavoratori.

pensione anticipata a 59 anni
Alcuni lavoratori possono smettere di lavorare a 59 anni (ilovetrading.it)

È rivolta, ad esempio, agli appartenenti alle forze dell’ordine, al personale militare, alle lavoratrici (dipendenti e autonome) e a coloro che hanno cominciato a lavorare molto presto. In tutti questi casi, tuttavia, è necessario possedere un determinato requisito contributivo. Le misure, dunque, non sono accessibili a chiunque.

Il personale militare e delle forze di polizia ha la facoltà di andare in pensione a 58 anni, con almeno 35 anni di contributi. In alternativa, può accedervi con 41 anni di contribuzione. Chi, dunque, ha cominciato a lavorare a 18 anni può smettere a 58-59 anni. In ogni caso, la pensione decorre dopo 12 mesi dalla maturazione dei requisiti (cd. finestra mobile).

Anche le contribuenti possono andare in pensione in anticipo, grazie a Opzione Donna. Dopo le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2023, possono usufruirne solo le invalide al 74%, le caregivers e le licenziate o dipendenti di aziende in crisi.

Sono richiesti 60 anni di età e 35 anni di contribuzione. La legge, tuttavia, prevede uno sconto anagrafico legato al numero di figli. Le lavoratrici con un solo figlio, infatti, possono accedere al pensionamento a 59 anni, mentre quelle con 2 o più figli a 58 anni.

Anche in questo caso, bisogna attendere una finestra di 12 mesi, se si è una lavoratrice dipendente, oppure di 18 mesi se si è una lavoratrice autonoma.

Bisogna sottolineare, tuttavia, che non tutti i contributi accreditati valgono ai fini del diritto a Opzione Donna. Sono, infatti, esclusi i periodi di aspettativa, di malattia e di disoccupazione, cioè quelli coperti da contribuzione figurativa.

Pensione anticipata per i lavoratori precoci: incredibile, non è richiesto alcun limite di età

Con 59 anni di età anagrafica possono andare in pensione anche i lavoratori precoci, ossia coloro che hanno cominciato a lavorare da giovani e che hanno versato almeno un anno di contributi prima del compimento dei 19 anni.

lavoro usurante pensione anticipata
Anche gli addetti ai lavori usuranti possono andare in pensione prima (ilovetrading.it)

Se, infatti, hanno iniziato la propria professione a 18 anni, potranno smettere a 59. Tale categoria può accedere a Quota 41 precoci, che prescrive il possesso di 41 anni di anzianità contributiva.

La domanda per usufruire della prestazione va inoltrata all’INPS entro il 1 marzo di ciascun anno; se, tuttavia, ci sono fondi economici residuali, la richiesta si può presentare anche entro il 30 novembre.

Questo strumento di flessibilità in uscita non è, però, rivolto a chiunque, ma solo alle seguenti categorie di soggetti:

  • disoccupati da almeno 3 mesi, in seguito a perdita involontaria del posto di lavoro;
  • caregivers, da almeno 6 mesi, del coniuge o di un parente di primo grado affetto da handicap grave;
  • invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%;
  • addetti ai lavori usuranti da almeno 6 anni, negli ultimi 7 prima della domanda di pensionamento;
  • lavoratori notturni per almeno 64 notti l’anno.
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