Un nuovo bonus arriva per i figli a carico. Ecco di che cosa si tratta, a quanto ammonta e come fare domanda.
C’è un nuovo sostegno in arrivo, il bonus figli, che però, non è un incentivo pagato direttamente dall’esecutivo. Non è neppure un bonus disponibile per tutti coloro che hanno anche solo un figlio a carico. Ebbene, questo bonus è, invece, un sostegno che fa parte di quelli che chiamiamo fringe benefit, ossia benefici aziendali non tassati.
Ma che cosa sono esattamente i fringe benefit? Sono dei benefit che l’azienda potrebbe fornire al proprio lavoratore per arrotondare lo stipendio già corrisposto in busta paga. Invece di aumentare lo stipendio al dipendente, gli potrebbe fornire una serie di beni o servizi, esentasse.
Di solito, la soglia annua di questi benefit è di 258,23 euro. Ma l’art. 40 del dl 48 2023 ha aumentato a 3 mila euro la soglia, per quei lavoratori con figli a carico, includendo tra questi benefit anche somme emesse o rimborsate ai lavoratori dai titolari per pagare le utenze domestiche.
Altri fringe benefit spesso elargiti dalle aziende sono buoni spesa e benzina, ricariche telefoniche, buoni per acquisti online, regali natalizi, autovettura aziendale, interessi su prestiti, polizza rischi extra professionali e molto altro. Tra i fringe benefit non sono inclusi rimborsi spese viaggio, somme per assistere familiari anziani o che non sono autonomi, servizi mensa, buoni pasto oppure assistenze di tipo sanitario ulteriori.
C’è un’ipotesi che si sta facendo strada e riguarda il bonus figli, che interessa i lavoratori con figli a carico. Si parla, infatti, di un nuovo fringe benefit da 660 euro per ogni figlio a carico, fino a 3 figli.
In uno scenario di questo genere, le soglie entro cui occorrerebbe la detassazione dei fringe benefit sarebbero:
Questa sarebbe una modifica notevole per i dipendenti con 3 figli, mentre chi ne ha meno, avrebbe una soglia più bassa. Questa è l’unica soluzione, tuttavia, se si desidera allargare la platea di coloro che ne riceveranno. È importante ribadire una cosa, ovvero che i fringe benefit non sono obbligatori per i titolari, ma un’opportunità più allettante nel momento in cui la soglia di esenzione dovesse essere allargata oltre 258,23 euro.
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