Quest’anno ci sono stati degli aumenti importanti per l’assegno unico. Tra compensazioni e ricalcoli, ecco quanto prenderemo ogni mese.
L’assegno unico universale è il principale aiuto statale alle famiglie con figli. Quest’anno, tra gli interventi del Governo e cause legate alla scrittura delle misure, l’assegno unico aumenta considerevolmente per molte famiglie. Ecco in che modo.
Le famiglie con figli in Italia possono percepire l’assegno unico universale per i figli a carico. Si tratta di un sussidio statale pensato per aiutare le famiglie contro le ingenti spese che avere uno o più figli. L’assegno unico permette di percepire ogni mese un assegno per ogni figlio di età pari o inferiore a 18 anni, oppure fino a 21 anni se questi è iscritto a un corso universitario, un corso professionalizzante o sta svolgendo il servizio civile. L’importo di ogni assegno è variabile a seconda del reddito familiare calcolato secondo il modello ISEE con il massimo previsto per chi ha un reddito ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Mano a mano che il reddito sale, si abbassa l’importo dell’assegno unico.
Con l’aumento dell’inflazione che si è visto nel 2022 l’assegno unico ha subito lo stesso trattamento di tutte le prestazioni ai cittadini, come pensioni o altri sussidi: una rivalutazione ad inizio 2023 che ne ha aumentato l’importo. Per quanto riguarda l’assegno unico la rivalutazione è stata dell’8,1%, portando l’assegno minimo da 50 euro a 54,10 euro al mese, mentre l’assegno massimo è passato da 175 euro a 189,20 euro al mese. Sono inoltre previsti ulteriori aumenti dell’assegno unico per giugno, che quindi andranno ad aumentare l’importo delle mensilità successive.
Come funziona la percezione dell’assegno unico
Il sussidio viene riconosciuto ai nuclei familiari che fanno la domanda presentando il modello ISEE riferito all’anno in corso.
Se si è già fatto domanda nel 2022 per l’assegno unico, per il 2023 si deve comunque presentare il nuovo modello ISEE aggiornato entro marzo, altrimenti per tutto il resto dell’anno ci verrà riconosciuto l’assegno minimo possibile di 54,10 euro al mese. L’assegno minimo viene riconosciuto anche alle famiglie con in ISEE superiore a 40.000 euro.
La domanda per l’assegno deve essere presentare direttamente all’INPS tramite la piattaforma digitale dell’ente previdenziale, accessibile con le proprie credenziali SPID, CNS o CIE. Riguardo gli importi dell’assegno unico, questo può avere degli aumenti in determinati casi. Ad esempio si hanno degli aumenti extra previsti dalla misura per ogni figlio oltre il secondo e per ogni figlio con disabilità.
Il simulatore INPS per l’assegno unico
Per sapere con precisione a quanto ammonterà l’assegno unico per la propria famiglia è possibile utilizzare il simulatore, sempre collegato al sito dell’INPS. Il calcolo viene fatto attraverso una serie di domande alla persona che utilizza l’applicazione. Queste riguardano lo stato economico del nucleo familiare, il numero di componenti, l’età e l’occupazione dei figli e se sono presenti figli con disabilità.
Da questi dati l’applicazione calcolerà, in base alle regole dell’assegno unico, l’importo mensile che spetta al nucleo familiare. Il sistema è tarato in modo da mostrare una schermata di errore nel caso in cui le risposte andassero in contraddizione tra loro.
