Il 730 precompilato mette i contribuenti davanti a diversi errori. Una volta commesso anche solo uno di questi, ecco che arriva la stangata
Alla compilazione del 730 ci sono alcuni passaggi cruciali a cui non si può non prestare attenzione. Anche perché, se si agisce in questo modo, vien da sé che successivamente ci saranno numerosi problemi.
Esiste un errore in particolare, che tutti almeno una volta avranno commesso. Che ciò sia avvenuto intenzionalmente o meno, poco importa. Se dovesse divenire una prassi, ci sarebbero delle dure conseguenze per chi di interesse. Ecco quindi una breve guida su come evitare di incorrere in certe dinamiche. Partendo dal principio, il 730 è una procedura a cui tutti devono sottostare. Si tratta di un documento che riguarda la dichiarazione dei redditi per pensionati e lavoratori dipendenti.
Vien da sé che, essendo una dichiarazione personale, tutti i dati al suo interno debbano essere corretti. Ed è proprio qui che casca l’asino, come si suol dire in questo senso. Ogni singola voce della dichiarazione deve essere compilata con scrupolo. Nel caso in cui qualche dato dovesse venire a mancare, sarebbero guai molto grossi. Ed è sempre meglio essere precisi, quando si ha a che fare con il fisco. L’errore più comune, come anticipato in precedenza, riguarda l’omissione dei giorni di attività. Che non comporterà a chissà quali gravi conseguenze, ma si potrebbe correre il rischio di non ricevere quanto dovuto.
Anch’essa è una conseguenza tuttavia. A nessuno fa piacere non ricevere ciò che gli spetta, specie se ciò avviene per via di una negligenza personale.
L’errore più comune del 730: come risolverlo?
L’errore più comune di chi si accinge a compilare e consegnare il 730, riguarda il mancato inserimento dei giorni precisi di attività lavorativa da dipendente o da pensionato. Questi giorni, sono indispensabili per calcolare poi le cosiddette detrazioni. Dunque, se questo dato non dovesse figurare all’interno del documento, o se dovesse essere incompleto, si rischierebbe di perdere il diritto di accesso ai rimborsi appositi. Cosa assolutamente da evitare.
Ci si ritroverebbe inoltre con una dichiarazione a debito, dove potrebbe essere il contribuente in questione a dover devolvere del denaro allo Stato. E non viceversa, come la legge prevede nei casi ordinari. Insomma, una conseguenza del genere per quanto non catastrofica andrebbe evitata a prescindere. L’unico modo per porre rimedio a questa condizione, è quello di compilare il campo apposito con la dovuta attenzione. E soprattutto, ricontrollando ogni passaggio prima di inviare il modulo.