Non tutti i comuni manterranno per l’Imu le medesime aliquote del 2022. Attenzione dunque ai rincari, ma interesseranno anche l’acconto da versare entro breve?
Si avvicina la data del pagamento dell’acconto dell’Imu, ed in molti sono preoccupati per il rischio di ritrovarsi a dover pagare un conto salato e più alto rispetto a quello dello scorso anno.
Ma sarà davvero così? Negli ultimi giorni sono state comunicate le previsioni delle somme che complessivamente verranno versate entro il 16 giugno, data di scadenza per l’acconto: circa 10,5 miliardi di euro che, togliamo subito ogni preoccupazione, è un importo che sarà basato sulle regole fiscali del 2022; pertanto la prima rata non sarà oggetto di alcun aumento e questo potrebbe far tirare un sospiro di sollievo a molti.
Imu 2023 rischia di aumentare? Attenzione alla possibile stangata
In realtà il rischio di pagare di più rimane e, purtroppo, anche in questo caso il problema è legato all’inflazione che potrebbe portare alcuni comuni a deliberare aliquote più elevate rispetto all’anno passato. Ma torniamo per un momento all’acconto: quest’anno la somma prevista è addirittura inferiore di 450 milioni rispetto a quella del 2022; il motivo è legato alla sospensione dei versamenti nelle regioni colpite dalle recenti alluvioni ovvero Emilia Romagna, Toscana e Marche i cui proprietari potranno pagare l’Imu in un’unica soluzione entro il 20 novembre 2023.
I possibili aumenti dell’Imu avranno effetto dunque sul saldo da pagare entro il 18 dicembre. Per i Comuni vi è la possibilità di inviare le relative delibere al Ministero dell’Economia e delle Finanze entro il 14 ottobre. Come dicevamo l’inflazione galoppante potrebbe spingere le amministrazioni locale di vari comuni a valutare un aumento dell’imposta. Ci sono città che lo hanno già fatto come ad esempio Ravenna.
Come pagare l’Imu
Il pagamento, lo ricordiamo, deve avvenire con il modello F24. Inserendo eventuali crediti fiscali a disposizione sarà così possibile ridurre l’importo. Altrimenti si può optare per il bollettino postale. Non si pagano centesimi pertanto la cifra va arrotondata all’euro ed è possibile pagare una sola volta l’Imu dovuta a diversi comuni.
Nel caso in cui l’imposta non sia stata ancora deliberata si potrà pagare con l’aliquota dell’anno precedente la prima rata facendo, in sede di saldo, il conguaglio. Nel caso di acquisto di un immobile nel 2023 l’imposta andrà pagata a partire dal mese di acquisto versando l’intero mese se il possesso ha superato la metà dei giorni della mensilità stessa.