È possibile andare in pensione con 17 anni di contributi. Scopriamo quali sono i requisiti di accesso e le condizioni da rispettare.
Attualmente per accedere alla pensione di vecchiaia occorre maturare 67 anni di età e 20 anni di versamenti contributivi. Queste direttive sono impartite dalla famosa legge Fornero. Tuttavia, per accedere alla pensione di vecchiaia ci sono condizioni specifiche che abbassano il requisito contributivo.
Con la pensione di vecchiaia AOI è possibile andare in pensione con 17 anni di versamenti contributivi. Quest’opportunità è riconosciuta al titolare di un assegno ordinario di invalidità.
Questa fattispecie si verifica quando al lavoratore viene riconosciuta una ridotta capacità lavorativa, che deve essere pari o superiore a due terzi. In sostanza, il lavoratore deve avere tutti i requisiti necessari a percepire l’assegno ordinario di invalidità.
Quando si parla di limitazione della capacità lavorativa non si fa riferimento ad una limitazione al lavoro in generale, ma allo svolgimento di una mansione specifica. Scopriamo come si fa ad andare in pensione con 17 anni di contributi e quali sono le condizioni.
Per accedere alla pensione di vecchiaia con 17 anni di contributi è necessario essere titolari dell’Assegno Ordinario di Invalidità. In pratica questa categoria di lavoratori, fatta eccezione per quelli del pubblico impiego, hanno la possibilità di ritirarsi dal lavoro con tre anni di contribuzione in meno. Quest’opportunità è riconosciuta in virtù della contribuzione figurativa pari proprio a tre anni.
Tuttavia, questa tipologia di contribuzione è valida solo per il diritto alla pensione, ovvero anticipare l’accesso al pensionamento. Ma l’importo dell’assegno rimarrà invariato, in pratica non terrà conto dei tre anni di contribuzione figurativa.
Dunque, a questa categoria di lavoratori bastano 17 anni di contributi per accedere alla pensione di vecchiaia. Fermo restando che ci sono delle specifiche condizioni da rispettare, ovvero aver versato almeno cinque anni di contributi, di cui tre negli ultimi cinque anni di vita. È opportuno precisare che la suddetta prestazione non è compatibile con lo svolgimento di alcuna attività lavorativa.
Il diritto al riconoscimento del triennio di contribuzione figurativa vale anche nel caso in cui il lavoratore che percepisce l’AOI smette di lavorare. Al contrario, essi non spettano qualora il dipendente dovesse decidere di continuare a lavorare maturando i contributi obbligatori. In tal caso, infatti, maturerebbero contributi che sono validi sia al diritto che alla misura della pensione.
Di fatto, la contribuzione figurativa ha un unico scopo: raggiungere prima il diritto alla pensione di vecchiaia.
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