Maxi sorpresa per chi ha ricevuto i bonus da 150 euro o da 200. Tutti sconvolti dalla notizia. Vediamo insieme cosa è successo.
Il Governo dà e il Governo toglie. Milioni di persone dovranno restituire i bonus da 150 e 200 euro erogati a luglio e novembre 2022 dall’Inps. Brutte sorprese per tantissimi italiani. Ricevere un premio e poi doverlo restituire è peggio di non riceverlo affatto. Eppure tanti dei beneficiari che, mesi fa, hanno ricevuto i bonus di 150-200 euro, ora rischiano di doverli restituire. La ragione è molto semplice: molti di coloro che hanno fruito del sussidio non avevano i requisiti adatti a riceverlo e, anziché verificare a priori, sono iniziati i controlli a posteriori.
Le verifiche per capire se l’erogazione dei bonus sia stata corretta o meno sono partite da qualche giorno. Se emergeranno eventuali incongruenze, il soggetto che ha ricevuto i bonus dovrà restituire le somme percepite. L’Inps, per le procedure di controllo, è affiancata dall’Agenzia delle Entrate che, sempre in questi giorni, sta eseguendo controlli a raffica sulle Partite IVA e ne ha già chiuse parecchie sanzionando i titolari.
Bonus: tutte le novità
Come visto un po’ si dà e un po’ si toglie. Tuttavia è innegabile che il Governo, in questi pochi mesi, abbia già messo in campo tantissimi bonus per non lasciare soli i soggetti e le famiglie più esposte al rischio povertà. E la sfilza dei sussidi non è ancora finita: presto potrebbero arrivarne altri.
Infatti, mentre milioni di italiani rischiano di dover restituire i 150 e 200 euro già ricevuti, il Governo Meloni è a lavoro per mettere in campo nuove forme di sostegno destinate alle famiglie e alle imprese. Al momento l’esecutivo sta valutando di introdurre un bonus produttività, che verrebbe riconosciuto sotto forma di contributo come incentivo alla produttività aziendale. Questo sussidio comporterebbe tasse più basse su premi di produzione e straordinari e indennità per aziende e datori di lavoro che assumeranno.
Altro bonus oggetto di studio da parte del Governo Meloni è il bonus formazione, che verrebbe riconosciuto sotto forma di premio ai lavoratori dipendenti che parteciperanno a corsi di formazione. Ma non è ancora finita: si sta valutando di abbassare le tasse su tredicesima e quattordicesima. Tutte misure insomma che, seppur indirettamente, consentirebbero a milioni di lavoratori di trovarsi con buste paga un po’ più ricche e che rilancerebbero anche la produttività del Paese.
Infine, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha lanciato la proposta di agevolazioni fiscali per le famiglie con almeno due figli. Si tratterebbe di una misura volta a contrastare il pauroso calo delle nascite che ha colpito l’Italia. Nel nostro Paese – per dirla in modo lugubre ma schietto – da anni si celebrano più funerali che battesimi. Il problema non è solo sociologico ma anche economico.