I beneficiari dell’Assegno Unico vanno messi al corrente delle scadenze dei nuovi maxi conguagli: quali sono le date dei pagamenti e delle restituzioni.
Le scadenze interessano sia chi avrà un aumento che chi dovrà restituire una parte della cifra ottenuta in questi mesi dall’Assegno Unico. Questo perché è giunto il temuto momento del ricalcolo da parte dell’INPS.
Tanti beneficiari dovranno quindi restituire una parte dei soldi incassati entro certe scadenze imminenti. La situazione riguarda novecentomila famiglie circa, ovvero il 16% dei beneficiari totali.
L’agevolazione, che da marzo 2022 ha unito in una sola misura tutta una serie di interventi a sostegno delle famiglie con figli, ha cambiato già varie volte l’importo per ogni figlio a carico. E così tante famiglie si sono trovate in difficoltà o hanno avuto problemi burocratici con i conteggi.
C’è anche chi ha lamentato vari ritardi e disagi nell’erogazione del conguaglio. A fronte di chi dovrà restituire i soldi ottenuti in eccesso, c’è infatti anche chi otterrà degli arretrati.
L’ultima tranche di erogazioni di maggio è andata in pagamento il 26 del mese. Quindi, considerando i necessari cinque giorni lavorativi, tutti i beneficiari avranno già ottenuto l’accredito delle somme.
I ricalcoli effettuati dall’INPS vengono attuati allo scopo di bilanciare le risorse destinate alle famiglie beneficiarie. Quindi, l’istituto analizza i redditi ISEE e rivela eventuali incongruenze. Laddove ci siano degli errori, dovuti a diverse cause, si effettuano i ricalcoli.
Per questo molte famiglie si troveranno di fronte a un importo diverso da quello che avevano finora messo in tasca. C’è chi otterrà un rimborso, cioè qualcosina in più, e chi invece dovrà restituire una somma all’INPS.
L’INPS ha già comunicato che nella maggior parte dei casi si parla di rimborsi, quindi di soldi in più. Circa 512.000 famiglie ci guadagneranno quindi qualcosa. Perché in tanti hanno ricevuto in media 272 euro in meno per ogni nucleo familiare. Così avranno presto un bonifico con l’importo da integrare.
Per 378.000 famiglie, invece, si parla di restituzioni, quindi di altri somme da perdere. Secondo i calcoli dell’INPS, in media si dovrà restituire una somma di circa 41 euro a famiglia. Ma in ogni caso la somma potrà essere restituita in più tranche.
E ora veniamo alle scadenze per quanto riguarda questi conguagli dell’Assegno Unico. l’INPS ha fatto sapere che comunicherà il suo modello di calcolo il prossimo 10 giugno in relazione alle modifiche apportate all’assegno. Sarà necessario attendere ancora qualche giorno per comprendere i parametri applicati dall’Istituto. Da lì saranno poi chiare le date per i rimborsi e le restituzioni.
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