La spesa di acquisto di un climatizzatore può essere ammortizzata tramite gli incentivi fiscali attivati dal Governo. Scopriamo quali sono.
Diversi bonus permetteranno di risparmiare sull’acquisto di un condizionatore. Siamo a giugno ma le temperature faticano ad alzarsi. Dopo pochi giorni di caldo i gradi sono nuovamente scesi regalando giornate primaverili piuttosto che estive in gran parte d’Italia. Saranno felici tante persone che non amano l’afa dei mesi più caldi dell’anno ma solo per qualche altro giorno, poi il sorriso sarà smorzato dall’arrivo del sole rovente.
Come non farsi cogliere impreparati? Acquistando un condizionatore per godersi momenti di fresco e relax in casa propria. Sicuramente la spesa che occorrerà affrontare sarà onerosa ma si potrà recuperare in parte grazie agli incentivi fiscali attivi. Parliamo di bonus dedicati solamente a chi soddisfa precisi requisiti. ENEA ha chiarito quali sono le agevolazione a disposizione e chi può ottenerle.
Climatizzatore nuovo con gli incentivi fiscali, ecco cosa sapere
Bonus ristrutturazioni, Bonus mobili, Ecobonus e Superbonus al 90% (o 110% per pochi fortunati) queste le misure da approfondire se si ha intenzione di acquistare un climatizzatore nuovo. Iniziamo con una puntualizzazione. L’installazione e la sostituzione di condizionatori non comportano interventi di risparmio energetico né di uso di fonti rinnovabili di energia. Significa che le spese non sono ammesse alle detrazioni fiscali. Al contrario, vi rientrano gli interventi di installazione di pompe di calore per la climatizzazione invernale (o invernale/estivo).
Passiamo, ora, ad approfondire gli incentivi fiscali partendo dall’Ecobonus. Si tratta di una detrazione al 65% richiedibile fino al 31 dicembre 2024 in caso di
- sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernali con impianti con caldaie a condensazione o pompe di calore ad alta efficienza anche reversibili (caldo in inverno, freddo in estate).
Entro 90 giorni dalla fine degli interventi occorrerà trasmettere telematicamente la copia dell’attestato di certificazione o qualificazione energetica all’ENEA insieme alla scheda informativa e ai documenti rilasciati dai tecnici abilitati. Ricordiamo che i pagamenti si devono effettuare con bonifici bancari o postali parlanti.
In alternativa è possibile approfittare del Bonus ristrutturazioni con detrazione al 50% ammessa in caso di spesa di acquisto della pompa di calore in associazione a lavori di ristrutturazione edilizia. La spesa massima è di 96 mila euro. Le indicazioni sulla comunicazione all’ENEA e sui pagamenti sono le stesse accennate per l’Ecobonus.
Se si richiede il Bonus ristrutturazioni si potrà usufruire del Bonus mobili con detrazione al 50% per l’acquisto (anche a rate) di mobili e grandi elettrodomestici inclusi apparecchi per il condizionamento. La spesa massima è di 10 mila euro nel 2022 e di 5 mila euro nel 2023 e 2024. La detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Passiamo al Superbonus 90/110%. L’incentivo sarà utilizzabile se l’acquisto del climatizzatore sarà legato ad un intervento trainante per la riqualificazione energetica dell’edificio come, ad esempio, il cappotto termico.
Concludiamo con il conto termico, un incentivo corrisposto in rate annuali costanti erogate sul conto corrente (durata compresa tra due e cinque anni) o in un’unica soluzione se l’importo è inferiore a 5 mila euro. Il conto termico è concesso acquistando climatizzatori a pompa di calore in sostituzione di un vecchio impianto di riscaldamento preesistente.