Hai trovato l’avviso di giacenza di una raccomandata? È meglio non perdere tempo e ritirala subito: le conseguenze possono essere anche gravi.
La raccomandata è una particolare “lettera postale” che funziona in modo completamente diverso dalla posta ordinaria. Per legge la posta raccomandata serve a garantire che la comunicazione è arrivata al destinatario.
Per farlo utilizza un codice univoco di tracciamento che consente al mittente di verificare che la raccomandata è nelle mani del destinatario. Qualora quest’ultimo non fosse in casa oppure sia impossibilitato a ritirare la raccomandata, il postino dovrà lasciare nella cassetta un avviso di giacenza presso l’ufficio postale.
Ed è a questo punto che il destinatario dovrà fare attenzione. Infatti, anche se non accettata oppure non ritirata la raccomandata non perde la sua importanza o i suoi effetti e le conseguenze potrebbe essere anche gravi.
Ecco le conseguenze per il mancato ritira della raccomandata
Per ritirare una raccomandata in giacenza esistono dei tempi precisi che vanno dai 10 ai 30 giorni in base alla comunicazione da consegnare e sono indicati sull’avviso stesso. Qualora il destinatario non la ritirasse entro la scadenza, la raccomandata ritorna al mittente con la dicitura «compiuta giacenza».
Per la legge questa dicitura significa che la raccomandata è stata consegnata e, quindi, il mittente può attuare i procedimenti contro il destinatario senza che però questi possa difendersi.
Per sapere qual è il contenuto della raccomandata sull’avviso di giacenza sono inseriti dei codici raccomandati che non “svelano” il contenuto ma il mittente o la tipologia della comunicazione. Un’altra cosa a cui fare caso è il colore dell’avviso di giacenza: verde, se contiene atti giudiziari, multe o sanzioni; bianco, per tutti gli altri casi, come diffide, contestazioni, richieste di pagamento.
Invece, diverso è il discorso che la raccomandata contiene un atto giudiziario. Con questo termine si intende una notifica di una citazione a giudizio oppure una sentenza, ma anche un decreto ingiuntivo, un pignoramento, una multa stradale. In questo termine sono inclusi anche gli avvisi di accertamenti dell’Agenzia delle Entrate o le cartelle esattoriali.
Quindi, qualora il destinatario fosse assente e non ci fosse nessuno a ritirarlo per suo conto, sarà rilasciato nella cassetta delle poste l’avviso di giacenza con la possibilità di ritiro presso l’ufficio postale. Poi, però, il destinatario riceverà anche una seconda raccomanda. Si tratta della Comunicazione di avvenuto deposito (CAD) che non è un nuovo avviso di giacenza ma un atto di notifica che produrrà i suoi effetti dopo 10 giorni, se la raccomandata non viene ritirata prima. L’atto giudiziario può essere ritirato entro 6 mesi.
L’atto giudiziario può essere anche notificato direttamente da un ufficiale giudiziario. Anche se non si accetta si considera perfezionata e produce i suoi effetti. Invece, se non in casa, l’ufficiale lascerà un avviso di deposito e poi sarà inviata la CAD. I termini sono gli stessi visti in precedenza
Ecco, quindi, le conseguenze per il rifiuto o il mancato ritiro di una raccomandata o atto giudiziario.