Non ci sono buone notizie per coloro che pagano una casa. Arriva il nuovo rialzo dei mutui, dopo maggio è il turno anche di giugno.
L’ultimo anno è stato particolarmente devastante per coloro che hanno deciso di investire in una casa. La crisi economica ha inflitto un duro colpo alle famiglie che avevano accettato mutui ipotecari, con rate che si sono rivelate insostenibili per molti.
Purtroppo, le notizie non sembrano migliorare poiché per i mesi di maggio e giugno è previsto un nuovo rialzo dei mutui. Nel resto dell’articolo esamineremo le cause di questo ennesimo aumento e cercheremo di comprendere a fondo l’impatto che avrà sul mercato immobiliare e sulle famiglie che hanno già investito in una casa.
Arriva il nuovo rialzo dei mutui
L’aumento dell’inflazione in Italia e in Europa ha avuto un impatto diretto sulle rate dei mutui, aggravando ulteriormente la situazione per coloro che stanno già pagando la propria casa. I prezzi dei beni di consumo e dei servizi sono saliti in modo significativo, facendo lievitare anche le rate mensili dei mutui ipotecari.
Purtroppo, le cattive notizie non finiscono qui, poiché è previsto un ulteriore rialzo dei mutui nei mesi di maggio e giugno, a seguito delle decisioni prese dalla Banca Centrale Europea (BCE). Nel resto dell’articolo esamineremo le ragioni di questo aumento e cercheremo di fornire una panoramica chiara delle implicazioni che avrà per i proprietari di casa e per il mercato immobiliare nel complesso.
L’ennesimo aumento del costo del denaro porterà inevitabilmente a ulteriori incrementi dei tassi d’interesse su tutti i tipi di finanziamento. Nel corso del 2022, i tassi di interesse sui prestiti hanno registrato un notevole aumento, e con il costo del denaro che si attesta al 3,75%, nuovi incrementi sono inevitabili.
Secondo il principale sindacato dei bancari, per i nuovi mutui, le rate dei prestiti a tasso fisso sono destinate a raddoppiare, mentre per quelli a tasso variabile si prevede un aumento del 50-60% del rimborso mensile. Questo scenario mette a dura prova i proprietari di casa e solleva preoccupazioni sul futuro del settore immobiliare e dell’accesso al credito.
Per un mutuo a tasso fisso di 200.000 euro con una durata di 25 anni (con un tasso medio maggiore del 5%), la rata mensile si aggirerebbe intorno a 1.218 euro. Nel caso di un prestito di 100.000 euro con le stesse caratteristiche di durata e un tasso dell’5,1%, la rata mensile sarebbe di circa 597 euro.
Per quanto riguarda i vecchi mutui, invece, non ci sono differenze per quelli a tasso fisso, mentre le rate dei mutui a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 65%. Queste cifre evidenziano l’impatto significativo che l’aumento dei tassi d’interesse ha sulle rate mensili dei mutui, creando ulteriori difficoltà finanziarie per i proprietari di casa.