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Un condomino non paga le spese? Ecco come puoi agire

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Daniele Orlandi

Quello dei mancati pagamenti delle spese condominiali è un problema da non sottovalutare quando si abita in un appartamento. Cosa prevede la legge se qualcuno un condomino non paga?

Quando si decide di vivere in appartamento in un palazzo va da sé che bisognerà anche tener conto del fatto che annualmente andranno versate le spese condominiali per la gestione dell’edificio e dei lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria.

Condomino non paga le spese condominiali: cosa prevede la legge
Spese condominiali, come agisce l’amministratore in caso di mancato pagamento (ilovetrading.it)

Dal taglio del verde alla pulizia dei tombini, dalla pulizia delle scale alla sistemazione dell’ascensore rotto, tutte le spese andranno ripartite tra i residenti in proporzione alle dimensioni della loro abitazione. Ma cosa succede se un inquilino o un condomino non paga la sua quota di spese condominiali generando di fatto un debito per l’intero palazzo? Ecco che cosa prevede la legge.

Spese condominiali non pagate, come agire? Ecco che cosa prevede il Codice Civile

Il soggetto che non paga le sue spese condominiali entro la data di scadenza viene considerato moroso. Prima che ciò avvenga occorre però tenere conto sia delle norme specifiche che del regolamento del condominio e, dunque, anche gli eventuali tempi tecnici di tolleranza in caso di ritardo.

Il problema è che i casi di morosità sono negli ultimi anni aumentati in maniera importante e questo si traduce in una molte di lavoro non da poco per l’amministratore di condominio, che si ritrova talvolta a dover gestire anche più di un caso in contemporanea. Se poi il palazzo comprende anche i negozi, molti dei quali in difficoltà dopo la pandemia di Covid ed i costi stellari delle bollette, risolvere le situazioni debitori potrebbe essere davvero difficile. Il tema viene affrontato nello specifico dalla Riforma del Condominio ovvero dalla legge n. 220 del 20.12.2012, in vigore il 18.6.2013.

Spese condominiali non pagate: le differenze tra inquilino e condomino
L’amministratore di condominio può passare dal sollecito all’ingiunzione di pagamento (ilovetrading.it)

Qualora il moroso sia un inquilino, sarà il proprietario a dover intervenire rispondendo del suo debito. Successivamente potrà risolvere il contratto di acquisto stipulato con l’inquilino a causa della sua inadempienza e procedere legalmente affinché le somme non versate gli vengano corrisposte. Importante, in caso di compravendita, è controllare con accuratezza che il venditore abbia versato tutte le spese in quanto altrimenti il nuovo proprietario erediterà eventuali insolvenze.

Debito dei condomini

Qualora il debito sia da parte dei condomini, come previsto dall’articolo 1129, comma 9, del Codice civile è l’amministratore a dover agire per la riscossione forzosa delle somme debitorie, il tutto entro sei mesi dalla chiusura del relativo esercizio. Senza che l’assemblea lo autorizzi, egli può anche ottenere, come previsto dall’articolo 63 disp. att. c.c., un decreto di ingiunzione esecutivo nell’immediato.

Potrà anche comunicare ai creditori i dati dei condomini morosi ma, per preservarne la privacy, non dovrà esporre tali informazioni in bacheca. Fatto salvo che ogni comunicazione tra le parti dovrà avvenire in forma privata, se il debito dovesse protrarsi per un semestre il condomino moroso potrebbe essere sospeso dalla possibilità di fruire dei servizi comuni. La situazione potrebbe, in alcuni casi, portare anche all’interruzione di determinati servizi considerati non primari.

Il fondo di cassa condominiale

Molto spesso da parte dell’amministratore viene proposto all’assemblea condominiale la costituzione di un fondo di cassa che consenta di coprire eventuali inadempienze. Questo fondo viene solitamente alimentato da tutti i condomini sulla base dei loro millesimi di proprietà. Solo con il voto all’unanimità potrà però essere costituito.

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