Si può già da ora calcolare a quanto ammontano i supplementi di pensione per i percettori di assegno ordinario. Ecco come fare.
Chi percepisce l’assegno ordinario di invalidità ha a sua disposizione uno strumento estremamente utile per incrementare la propria pensione. Il ricalcolo con supplemento per l’aumento dei contributi può essere richiesto in qualunque momento.
Una possibilità molto interessante per chi percepisce l’assegno ordinario di invalidità è quella di aumentare l’importo della propria pensione con un ricalcolo che può essere richiesto in qualsiasi momento all’INPS. Questa meccanica è prevista su tutte le prestazioni pensionistiche dell’INPS, ma con l’assegno ordinario è particolarmente efficace per via di alcuni aspetti dell’assegno che sono permessi a differenza di altre prestazioni. In particolare la possibilità di combinare l’assegno ordinario con una rendita da lavoro, anche se soltanto entro certi limiti. Se si è percettori dell’assegno e si persegue per un periodo un’attività lavorativa congruente alla propria condizione fisico-mentale è possibile versare contributi che possono essere utilizzati per il ricalcolo.
Il meccanismo del ricalcolo della pensione permette di aumentare il proprio importo sfruttando dei contributi versati in periodi di lavoro successivi all’inizio della percezione della prestazione. Questo vale per le pensioni di vecchiaia, con i pensionati che possono cumulare il proprio assegno mensile con rendite da lavoro part-time, così come si può applicare all’assegno ordinario di invalidità. Quest’ultimo è riconosciuto a quelle persone che hanno una patologia fisica o mentale che rende impossibile un’attività lavorativa a tempo pieno e viene percepito mensilmente. Possono accedere all’assegno ordinario persone sordomute, persone non vedenti, invalidi per una percentuale pari o superiore al 74%.
Lavorare mentre si ha la pensione di invalidità
Le condizioni fisiche o psichiche che prevedono la pensione di invalidità nella maggior parte dei casi prevedono anche l’impossibilità di fare un lavoro, ma non è sempre così. Alcuni lavori possono essere fatti senza particolare sforzo anche da persone non vedenti o sordomute, quindi è possibile cumulare lo stipendio da lavoro all’assegno ordinario. Quando il periodo di lavoro giunge al termine si saranno versati i contributi all’INPS come prevede la legge e in questo caso entra in gioco il ricalcolo.
Facendo richiesta all’INPS è possibile ricalcolare il proprio assegno ordinario contando anche il periodo di contributi versati nel nostro periodo come lavoratori. Il calcolo in questo caso viene fatto secondo il metodo contributivo, quindi l’aumento sarà tanto più alto quanti più anni di contributi sono stati versati. Da ricordare che a differenza della ricostruzione della pensione, con il supplemento vengono conteggiati soltanto i contributi versati dopo la decorrenza del trattamento.
Simulatore Pensami per calcolare la propria pensione
Sul sito dell’INPS è possibile accedere ad uno strumento molto utile per capire a quanto ammonterà l’aumento della nostra pensione tramite supplemento. Con il nuovo simulatore Pensami è possibile inserire i dati della propria situazione contributiva e calcolare a quanto ammonta l’assegno completo della prestazione a noi riconosciuta.
Da notare che questo strumento è tanto più preciso quanto più precisi sono i dati in nostro possesso. Occorre fare una ricerca sulla propria situazione contributiva prima di utilizzarlo perché il simulatore calcola soltanto i dati da noi inseriti e non quelli in possesso dell’INPS.