Come è possibile ricevere il prima possibile il rimborso della dichiarazione dei redditi? Ecco che cosa prevede la normativa a tal proposito e quali sono le tempistiche
Una delle entrate più attese della seconda parte dell’anno è certamente quella legata ai rimborsi derivanti dalla dichiarazione dei redditi. Detrazioni e deduzioni potrebbero, in alcuni casi, rappresentare un importo di una certa rilevanza che una volta ricevuto sul proprio conto corrente insieme alla pensione oppure in busta paga, potrà essere impiegato per altre spese della vita quotidiana.
O, in alternativa, messo da parte a mo’ di risparmio. Ma è possibile avere il rimborso del 730/2013 prima del tempo? Ovvero accelerare le procedure per ottenere questa somma in tempi rapidissimi.
Ricordiamo che le tempistiche relative ai rimborsi delle dichiarazioni dei redditi fanno capo, in primis, alla data stessa di presentazione del modello. Ma con una differenza importante: chi invia il precompilato senza aver effettuato modifica alcuna, eviterà la possibilità dei controlli a campione da parte dell’Agenzia delle Entrate, vale a dire che non vi sarà il rischio di rallentamenti per ciò che riguarda il rimborso che, dunque, potrà arrivare molto presto.
Invece modificare la dichiarazione dei redditi espone alla possibilità di un controllo a campione per verificare la correttezza dei dati inseriti e, qualora dovessero essere rilevati errori, i tempi per ricevere il rimborso potrebbero dilatarsi di diversi mesi. Nel caso in cui la precompilata venga inviata, le restituzioni di denaro dovrebbero arrivare con la busta paga (o la pensione) riferita al mese successivo a quello dell’invio del 730. Non essendoci sostituto di imposta ad erogare il rimborso, cambiano invece un po’ le cose con il modello Redditi PF.
In ogni caso le tempistiche relative all’erogazione dei rimborsi spettanti non dipendono direttamente dal contribuente, dal professionista o dal Caf che in qualità di intermediario invia la dichiarazione bensì esclusivamente dalla data di invio della dichiarazione stessa.
Il contribuente ha dunque una doppia possibilità. Può compilare il quadro RX che consente all’Agenzia di rimborsare, dopo aver effettuato gli eventuali controlli, di rimborsare. Oppure può scegliere di usare il credito in compensazione per coprire i costi di altri tributi. Si può anche decidere, specialmente per importi ridotti, di riportare nella dichiarazione dell’anno successivo il credito. Questo avviene anche qualora nel quadro RX non venga esercitata una scelta. L’Agenzia si occupa anche di verificare, qualora il beneficiario del rimborso sia deceduto, chi siano gli eredi ai quali spetterà. Il suggerimento per fare in modo che le somme vengano erogate in tempi rapidi è quello di indicare il codice IBAN della propria banca così che possa essere accreditato rapidamente. L’Iban può essere comunicato online (sezione “Servizi per” – “Richiedere” – “Accredito rimborso ed altre somme su c/c), in uno sportello dell’Agenzia delle entrate compilando l’apposito modulo o via pec inviando il modulo telematicamente.
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