L’analisi tecnica punta sul Nasdaq ma i timori non mancano. Vediamo cosa attendersi.
Il Nasdaq è la borsa tecnologica degli Stati Uniti ed oggi questo indice è particolarmente tenuto d’occhio dai trader che sperano in marcati rialzi. Tanti analisti tecnici stanno sostenendo che dopo una fase altalenante questa borsa focalizzata sull’alta tecnologia potrebbe ben performare nei prossimi mesi.
A convincere gli analisti è anche la speranza di una pausa nell’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e le roboanti promesse dell’intelligenza artificiale. Inizialmente il Nasdaq era una borsa che conteneva quasi soltanto titoli tecnologici.
Dopo lo scoppio della bolla delle dot.com questo listino è stato bilanciato in modo diverso ed oggi oltre ad aziende tecnologiche ci sono anche tante aziende che erogano servizi. Questo listino è sempre stato contraddistinto da titoli molto dinamici ma anche con un’elevata volatilità.
Da quando la Federal Reserve ha lasciato intendere che ci potrebbe essere una pausa nel ciclo di aumento dei tassi l’ottimismo è tornato sulle borse. Gli analisti tecnici in particolare ritengono di poter dire che il Nasdaq offre maggiori opportunità rispetto al classico S&P 500 nel 2023. Eppure le incognite non mancano.
Crisi delle banche e recessione
L’intelligenza artificiale può essere effettivamente un forte traino per le aziende di questo settore ma non dobbiamo dimenticare che sui mercati incombe la minaccia della recessione e della crisi bancaria. Pensare che i titoli tecnologici del Nasdaq possono essere un rifugio se dovesse arrivare la recessione o se dovesse scoppiare la temuta crisi delle banche è ingenuo.
Le grandi aziende quotate su questo indice potrebbero patire queste due minacce esattamente come le altre e le promesse degli analisti tecnici potrebbero lasciare il tempo che trovano.
Oggi c’è un rinnovato entusiasmo attorno ai titoli del Nasdaq e questo è palpabile osservando i forum frequentati dai trader in Italia e altrove. Ma le incognite sulle borse restano pesanti e molti sostengono che la pausa nel rialzo dei tassi lasciata intendere dall’ultimo comunicato della Federal Reserve sia null’altro che la preparazione alla stangata attesa con la crisi bancaria. Dunque prima di abbracciare un facile entusiasmo sulle prospettive dell’indice tecnologico è meglio valutarlo con prudenza.
L’incognita della volatilità
Un altro elemento importante da valutare quando si tratta del Nasdaq è la sua volatilità. Molte aziende che compongono questi indice sono estremamente reattive alle notizie di mercato e se davvero dovesse scoppiare la temuta crisi bancaria ciò potrebbe essere mal digerito da questi titoli. Rilevante anche sottolineare che le azioni quotate sul Nasdaq incorporano sempre le ottimistiche speranze sul futuro della tecnologia di consumo.
Se dovesse arrivare la recessione questo si tradurrebbe automaticamente in una contrazione della spesa che le famiglie sono disposte ad investire in generi di consumo ed anche in quelli tecnologici. Di conseguenza questi allarmi sulla macroeconomia potrebbero avere un peso rilevante su questi titoli così sensibili e reattivi.