Non sempre le medicine si riescono a comprare in farmacia e si ricorre così agli acquisti online. Per fortuna si possono comunque scalare dalle tasse.
Quando la tachipirina scade o finiscono i cerotti non si ha sempre il tempo di andare a comprarli di persona. Così per comodità può capitare di ordinare su internet la spesa che altrimenti si farebbe in farmacia. Tuttavia si pone il problema di come detrarre questi farmaci se si ricorre spesso al sistema di acquisto online. Dal farmacista in fondo basta tirare fuori la tessera sanitaria e tenere lo scontrino per poi inserire tutto nel modello 730.
Non serve però disperarsi perché a determinate condizioni anche le spese sanitarie svolte da PC possono essere detratte. L’importante è che i farmaci acquistati non necessitino della ricetta del medico per essere comprati. Finché si tratta di aspirina o fermenti lattici ad esempio non c’è da preoccuparsi, così come per le medicine dermatologiche e omeopatiche. In genere li si raggruppa sotto la dicitura farmaci SOP, acronimo che sta per “Senza obbligo di prescrizione”.
Per sicurezza prima di comprare le medicine necessarie conviene verificare che la piattaforma online scelta sia abilitata per la vendita. La lista dei soggetti fisici e virtuali autorizzati si può consultare sul sito del Ministero della Salute per togliersi ogni dubbio. Basta inserire l’URL dell’e-commerce e cercarlo dalla barra per fare prima senza dover controllare per forza tutto l’elenco. Se compare significa che si può procedere in tranquillità, diversamente meglio cambiare sito.
Come e quanto si può scalare
La spesa detraibile dall’Irpef per medicinali o spese mediche in generale è del 19% in caso quelle sostenute siano state superiori a 129,11 euro. La percentuale si può dunque scalare da tutta l’eccedenza rispetto a questa soglia, indipendentemente dal fatto che si tratti di acquisti in farmacia o su Internet. La spesa sostenuta inoltre non deve risultare sopra la cifra di 15.493,71 euro ma non c’è l’obbligo di tracciabilità per il pagamento dei farmaci. Una novità sul modello 730 del 2023 riguarda invece le preparazioni galeniche dei farmacisti. Anch’esse da quest’anno si possono detrarre.
Le spese sostenute per i farmaci devono essere indicate all’interno del quadro E alla sezione 1. Bisogna precisare però che tra i prodotti riconosciuti per la detrazione non figurano gli integratori alimentari né i colliri. Lo stesso principio vale per l’intera categoria dei parafarmaci, non importa se acquistati online o in farmacia.