Nel momento in cui si sta per fare la dichiarazione del 730, è bene avere con sé tutti i documenti. Ma a quali facciamo riferimento?
Ci sono spese che devono per forza essere pagate con metodi tracciabili? E’ indispensabile tenere tutta la documentazione per la presentazione del 730? Quali sono i casi dove è obbligatorio utilizzare mezzi di comunicazione tracciabili per usufruire delle detrazioni Irpef per la presentazione della dichiarazione dei redditi?
Cerchiamo di rispondere a queste ed altre domande per comportarci correttamente ed evitare di incorrere in sanzioni.
La presentazione del modello 730 è obbligatorio per chi ha dei redditi di lavoro autonomo o dipendente.
Possono usare questo documento i lavoratori che hanno un sostituto d’imposta che effettua eventuali rimborsi o trattenute. In alcuni casi, si può presentare il modello 730 anche senza sostituto. I contribuenti, riescono, con la presentazione del 730, a determinare la tassazione definitiva per un periodo di imposta e riescono ad usufruire di oneri deducibili e detraibili.
Alcuni costi sostenuti nel 2020, hanno necessità di essere stati sostenuti con mezzi tracciabili, per esempio il bonifico, l’assegno o la carta di credito. Tali documenti, devono essere conservati per almeno 5 anni dalla presentazione della dichiarazione per permettere eventuali controlli che l’Agenzia delle Entrate potrebbe fare.
Modello 730, la tracciabilità delle spese
Per la presentazione del 730 è molto importante la tracciabilità delle spese. Lo scopo è quello di rendere effettive le agevolazioni fiscali previste per alcuni tipi di spesa.
La legge di Bilancio ha introdotto la tracciabilità dei pagamenti. In questo modo, non è possibile pagare in contanti o richiedere la detrazione per un particolare scontrino. I sistemi tracciabili con cui si possono pagare determinate spese sono:
- Carte prepagate;
- bonifico postale o bancario;
- carta di debito;
- bancomat;
- assegni bancari o postali;
- transazioni virtuali.
L’obiettivo del Governo è quello di limitare la circolazione di denaro contante, con pagamenti tracciabili. Le spese per cui vale questa disposizione sono quelle detraibili attraverso il Modello 730 e sono: spese di affitto, spese veterinarie, mutuo o spese specifiche per i figli. Al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi si devono avere tutti i documenti a certificazione di avvenuto pagamento. L’eccezione riguarda alcune spese mediche.
Il legislatore ha disposto questa regola per contrastare l’evasione fiscale soprattutto per le spese sanitarie e per quelle relative alle ristrutturazioni immobiliari. In questi due tipi di spesa, bisogna effettuare i pagamenti in modo tracciabile, in modo che l’Agenzia delle Entrate possa verificare il pagamento delle spese e garantire la regolarità delle detrazioni. Non è possibile detrarre la spesa se viene pagata in contanti.
Le spese tracciabili sono quindi quelle fatte con sistemi virtuali o con tessera sanitaria e non con contanti. Le spese che si possono portare in detrazione nel 730 sono:
- spese mediche;
- servizi veterinari;
- spese funebri;
- interessi passivi mutuo prima casa;
- mensilità di affitti per studenti fuori sede;
- quote di iscrizione ad associazioni sportive quali piscine, palestre etc;
- costi legati agli abbonamenti di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale;
- spese per intermediazioni immobiliare per l’abitazione principale;
- spese sostenute per figli minorenni o maggiorenni affetti da SLA;
- costi per restauro e manutenzione cose vincolate;
- assicurazione rischio morte, invalidità permanente o eventi calamitosi;
- spese per servizi resi ai soggetti sordomuti.
Tutte queste spese necessitano di pagamenti tracciabili.
Ci sono alcune spese che non hanno obbligo di tracciabilità e hanno il beneficio della detrazione fiscale e sono:
- acquisto dispositivi medici e medicinali;
- spese di visite mediche ed analisi presso aziende sanitarie o strutture accreditate;
- spese dove è prevista una percentuale di detrazioni diversa dal 19%;
- oneri deducibili.
L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che il pagamento per l’acquisto di determinati farmaci o per prestazioni sanitarie può essere effettuato da un familiare o persona diversa dall’intestazione della fattura.
Perché la fattura emessa possa considerarsi valida per la tracciabilità, deve contenere anche la modalità di pagamento tracciabile. In caso contrario, la fattura risulta comunque un documento fiscale valido ma alla presentazione della dichiarazione dei redditi è necessario presentare anche documento che attesta la tracciabilità del pagamento: conto corrente bancario o postale, contabile del bonifico e lista movimenti delle carte.