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Eredità: facile perdere il diritto ad averla nel 2023 | La normativa aggiornata

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Giuseppe F.

Un erede legittimo può perdere il diritto all’eredità e quindi tutto ciò che gli spetta. In quali specifici casi?

Nell’anno in corso non è mutato il diritto all’eredità, con i casi in cui decade la possibilità di ottenerla. Tale diritto è infatti sempre subordinato ad alcune circostanze connesse agli eredi. Sia gli eredi legittimari (o necessari) che secondari possono perdere l’eredità cui avrebbero avuto diritto.

Quando decade diritto eredità
Quando un giudice può far decadere il diritto all’eredità – ilovetrading.it

Per la prima categoria, l’esclusione avviene solo in condizioni particolari. Mentre la seconda categoria è più facilmente escludibile dalla successione.  In termini legali gli eredi necessari (cioè coniuge, figli e genitori) possono perdere il diritto all’eredità soltanto se c’è una sentenza che ne attesti l’indegnità.

Ma anche in questo caso, il testamento può revocare l’importanza della sentenza stessa. Un padre, per esempio, può decidere di lasciare tutto al figlio anche se questo è uno sciagurato e un criminale. L’esclusione può avvenire anche se cambia lo status: il coniuge, per esempio, dopo il divorzio perde ogni pretesa successoria.

Di base l’eredità viene devoluta per legge, attraverso il meccanismo della successione legittima, o per testamento, con la successione testamentaria. In tutti questi casi, però, non c’è nulla di automatico.

Eredità: ecco in quali casi è possibile perderla

Tutti gli altri eredi, come anticipato, sono sempre facilmente escludibili dalla successione con il testamento. Inoltre, non ha diritto all’eredità chi ha già ricevuto la sua parte in vita, magari tramite delle donazioni.

Perdere l'eredità: i casi
I casi in cui si perde il diritto all’eredità – ilovetrading.it

Quindi, per il diritto di successione, l’eredità non è sempre sicura per gli eredi. I rischi principali dipendono da denunce. Se il giudice si pronuncia sull’indegnità dei legittimari è facile che l’eredità venga bloccata.

Lo stesso succede quando il potenziale erede è incapace a succedere per legge, per esempio: perché non ancora concepito e non inserito nel testamento. Molto dipende insomma dalla volontà del testatore stesso. Quanto all’indegnità, questa fattispecie si palesa soltanto in circostanze molto gravi come l’omicidio o il tentato omicidio nei confronti del defunto o di un suo parente.

La seconda causa di indegnità più diffusa si palesa quando l’erede ha denunciato il defunto o uno dei suoi affetti per un reato punibile con la reclusione di almeno tre anni e la denuncia stessa è stata dichiarata calunniosa. Perde l’eredita anche chi smarrisce, nasconde o altera il testamento.

Insomma, non è detto che l’erede, riconosciuto dalla legge, abbia sempre diritto a una quota del patrimonio del defunto. Per contro l’eredità può essere accettata (in maniera espressa o tacita) entro dieci anni dall’apertura della successione, ma può essere anche rifiutata.

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