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Sei stato licenziato? Occhio a questi dettagli, se succede puoi fare subito ricorso: cosa dice la legge in merito

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Andrea Marras

Il licenziamento è sempre una questione spinosa. Ma questi dettagli potrebbero salvare il tuo posto di lavoro in un colpo solo: ecco perché

Quando subentra il licenziamento non c’è mai granché di positivo da dire. Salvo rari casi dove ciò avviene consapevolmente, o per motivi dovuti a forze di causa maggiore. Ma in linea di massima non è mai una bella notizia. Può sancire l’inizio di un periodo negativo così come di una rinascita immediata. Ma è l’incertezza che spesso spaventa. Fortunatamente un po’ di attenzione ai dettagli potrebbe evitare numerose situazioni spiacevoli.

Licenziamento: presenta ricorso se noti delle incongruenze!
Licenziamento: ecco quando non è valido (Ilovetrading). Fonte: Pixabay

Questa fase così delicata può avvenire per numerosi motivi. Dissapori col proprio superiore, errori reiterati all’interno di un determinato contesto aziendale, infrazioni e chi più ne ha più ne metta. Allo stesso tempo, però, non tutti i motivi hanno un valore. La mancanza di presupposti per il licenziamento possono far vacillare questo provvedimento sul nascere. Lo dovrebbe decretare chiaramente un giudice, il quale verrebbe interpellato solo tramite ricorso.

A questo punto, in caso di efficacia del ricorso, si aprirebbero due strade: il licenziamento verrebbe annullato perché ritenuto o annullabile oppure inefficace. Non tutti questi provvedimenti sono giusti, anzi. Una maggiore “voga” per i ricorsi mettere in evidenza molte più controversie. Chiaramente devono esserci delle motivazioni anche per la negatività della presa di posizione in questione, la quale può essenzialmente avvenire per due motivi. Il primo riguarda la discriminazione, per razza o genere o religione. Il secondo, invece, riguarda i periodi di esenzione che la legge prevede.

Una dipendente in maternità non può essere licenziata per via della sua “assenza” dal luogo di lavoro. Proprio perché la legge tutela esplicitamente certe condizioni. Insomma, il licenziamento diviene annullabile solamente quando non c’è una causa reale e concreta all’origine della decisione. Parlando di inefficacia, invece, il discorso è molto più articolato.

Quando il licenziamento è inefficace?

Il licenziamento è inefficace nel momento in cui lo si mette in atto senza rispettare il modus operandi previsto dalla legge. Per esempio la mancanza di un preavviso, solitamente citata nero su bianco su tutti i contratti di lavoro. Il lavoratore, in caso di infrazione o presunta tale, può far valere le sue ragioni tramite il supporto di un sindacato entro 60 giorni dalla ricezione della notifica.

Giustizia fatta: licenziamento annullato subito
Licenziamento ingiusto? La giustizia può aiutarti (Ilovetrading). Fonte: Pixabay

Le varie tutele previste fanno ovviamente riferimento a delle leggi ben precise, le quali dovranno essere citate in caso di eventuali ricorsi presentati dal lavoratore o dalla lavoratrice in questione. Tutto dipenderà da caso a caso, in sostanza.

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