Uno dei problemi più gravi portati dalla crisi economica è quello dei tassi dei mutui. Sempre più italiani ripiegano sulle abitazioni in affitto.
Acquistare una casa nel 2023 sembra una missione impossibile. L’aumento vertiginoso dei costi per i tassi dei mutui sta portando sempre più persone a scegliere di vivere in affitto per contenere i costi. Una panoramica sul mercato immobiliare può farci capire meglio la situazione.
Gli effetti più complessi da prevedere della guerra in Ucraina per i semplici cittadini italiani sono stati quelli collegati non tanto alle complicazioni economiche portate dalla guerra, ma dalle reazioni degli istituti bancari a questi ultimi. Uno su tutti quello dell’aumento dei tassi dei mutui, arrivato in Italia come l’ultimo tassello di un lungo effetto domino partito con la guerra in Ucraina, continuato con l’aumento del prezzo dell’energia e del tasso di inflazione e infine con le scelte politiche della BCE.
Al fine di contrastare l’aumento dell’inflazione la BCE ha deciso per una politica monetaria all’insegna dell’aumento dei tassi di interesse. Questo ha fatto aumentare anche i tassi dei mutui e dei prestiti.
A questo fa eco il parallelo fenomeno del caro affitti, entrato ormai al centro del discorso pubblico in seguito alla protesta degli studenti fuorisede delle università italiane, in primis Milano.
In generale c’é stato un aumento dei prezzi in tutto il mercato immobiliare italiano, ma mentre l’anno scorso non ci sarebbero stati dubbi sul fatto che un investimento su un immobile sarebbe stato più conveniente rispetto ad andare ad abitare in affitto, oggi non é più così scontato. Attualmente i prezzi medi dei canoni di affitto mensile sono più convenienti rispetto alla media delle rate di un mutuo.
In un anno la media delle rate di un mutuo é aumentata del 40%. Secondo quanto riportato da una ricerca di Tecnocasa sul mercato immobiliare delle singole città, Milano si conferma la città più cara dove vivere, con un prezzo medio per un’abitazione che si aggira attorno ai 4.263 euro al metro quadro. Un bilocale da 65 metri quadri, quindi, avrebbe una rata mensile del mutuo di 1.282 euro al mese concessa a un reddito minimo di 4.272 euro.
Prendendo un immobile con le stesse caratteristiche in affitto il prezzo del canone mensile medio é di 1.038 euro al mese. Quasi 250 euro di risparmio rispetto alla stipula di un mutuo per la casa. Escludendo il caso limite di Milano, tuttavia, il mutuo continua ad essere più conveniente grazie alla possibilità di negoziare sul prezzo della casa. Secondo il Corriere della sera gli acquisti delle case vengono fatti a un prezzo mediamente inferiore del 10% rispetto a quello d’annuncio. Per contro la contrattazione sul canone d’affitto é quasi impossibile.
Rispondere a questa domanda é molto complesso perché le situazioni cambiano di volta in volta. Quando si pensa all’acquisto di una casa si deve considerare che il mutuo copre in media l’80% del costo totale, quindi si deve partire da una base finanziaria. L’affitto non ha questo problema, ma rischia di diventare molto più dispendioso sul lungo periodo.
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